Rossana Casale, la forza e la dolcezza di una voce

Prestigiosa anteprima del Piacenza Jazz Fest ieri sera all’Auditorium della Fondazione

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Il concerto di presentazione del Piacenza Jazz Fest 2011, tenuto all’auditorium della Fondazione della cassa di risparmio di Piacenza e Vigevano, ha avuto la forza e la dolcezza della voce di Rossana Casale.
La forza di una voce molto educata e di grande carattere, fatta di diversi registri alternati con la libertà di chi ha del mezzo vocale un controllo profondo. L’uso che ne fa la cantante è fortemente espressivo, con momenti costruiti su sonorità limpide e di grande respiro e altri arrochiti nei toni drammatici e narrativi di alcune grandi canzoni della storia del jazz nero americano. Ma occorre sottolineare anche la capacità di trascinare gli ascoltatori nella dolcezza malinconica di un jazz immerso nella tradizione, una musica che il trio di questa prima serata ha profondamente radicato nelle proprie corde.

Rossana Casale si è esibita con Luigi Bonafede al pianoforte e Aldo Mella al contrabbasso, una formazione essenziale, senza percussioni, di grande forza e libertà espressiva. Da sottolineare il ruolo dei due strumentisti che, oltre ad accompagnare egregiamente il lavoro della cantante, hanno saputo presentare improvvisazioni di grande qualità e dalla evidente personalità dovuta alla lunga frequentazione con il genere. Il concerto ha ricalcato in gran parte l’andamento dell’album “Billie Holiday In Me” del 2004, con la riproposta dei brani che hanno reso celebre la grande interprete afroamericana. In particolare ci piace ricordare la forza ritmica di Speak low, la malinconica You’ve changed e il bis concesso sulle note di God bless the child con il quale Rossana Casale ha inoltre colto l’occasione, in un breve interludio parlato, per rimarcare la propria profonda inquietudine per la situazione politica e sociale italiana e per prendere una posizione decisa a favore di un radicale cambio di direzione.
 
Fabio Boiardi

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