Anche i vigili di Piacenza alla partita del cuore a L’Aquila foto

C’era anche una delegazione della Polizia Municipale di Piacenza, domenica 20 marzo, all’iniziativa benefica svoltasi a L’Aquila, dove il Corpo cittadino ha gestito il campo base allestito per l’emergenza terremoto tra il giugno e l’agosto 2009.

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C’era anche una delegazione della Polizia Municipale di Piacenza, domenica 20 marzo, all’iniziativa benefica svoltasi a L’Aquila, dove il Corpo cittadino ha gestito il campo base allestito per l’emergenza terremoto tra il giugno e l’agosto 2009. Nell’occasione, l’assistente scelto Lucia Muselli e l’agente Mariangela Bianchi hanno ritirato, in rappresentanza di tutti i colleghi, il riconoscimento consegnato a tutte le associazioni e le realtà che nel periodo successivo al sisma hanno operato sul posto: la Polizia Municipale di Piacenza, in particolare, è stata premiata soprattutto per l’attività di prossimità svolta all’interno dell’area di accoglienza nella tendopoli.
La giornata di festa è iniziata nella frazione di Arischia, dove, sulle note della fanfara dei Bersaglieri di Guidonia Montecelio, si è svolta la processione dedicata a San Benedetto, protettore della località abruzzese, attaversando le vie del centro storico tra le macerie delle case danneggiate e i nuovi condomini del progetto C.A.S.E. , con accoglienza trionfale per la nazionale di calcio dei Vigili del Fuoco salutata da un lungo applauso della popolazione.
Dopo il pranzo presso il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, la visita alla zona rossa del centro storico de L’Aquila, che ha coinvolto anche la nazionale di calcio degli attori. La partita del cuore tra le due formazioni si è svolta allo stadio Fattori, preceduta dall’inno di Mameli e da un minuto di silenzio dedicato sia alle vittime dei terremoti in Abruzzo e Giappone, sia ai militari italiani caduti in missione. Il ricavato della manifestazione – pari a circa 8 mila euro – contribuirà alla raccolta fondi per l’acquisto di una struttura polivalente da donare ai bambini e alla comunità di Arischia, offrendo ai più piccoli e agli anziani del posto un luogo di socializzazione e incontro.
 

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