Liberazione, chitarre in piazza. Gli altri eventi in programma foto

Sono diverse le iniziative organizzate a Piacenza per festeggiare la festa della Liberazione. Terminata la cerimonia ufficiale, piazza Cavalli è stata animata dall’happening-concerto collettivo “100 chitarre, 1000 voci per la Resistenza”.

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Chitarre, musica e giochi per i bambini. Sono diverse le iniziative organizzate a Piacenza per festeggiare la festa della Liberazione. Terminata la cerimonia ufficiale con i discorsi del presidente provinciale dell’Anpi Mario Cravedi, del sindaco Roberto Reggi e del presidente della provincia Massimo Trespidi, piazza Cavalli è stata animata dall’happening-concerto collettivo “100 chitarre, 1000 voci per la Resistenza”, cui l’assessore al Futuro Giovanni Castagnetti ha invitato tutta la cittadinanza a partecipare: «Lo scopo dell’iniziativa – dice – è stato quello di dar voce ai canti partigiani, con l’esecuzione di canzoni e brani della memoria».

Nel pomeriggio il via al Festival delle Nuove Resistenze, kermesse organizzata dall’Anpi provinciale di Piacenza che si propone di attualizzare e comunicare alle nuove generazioni i valori della Resistenza posti a fondamento Costituzione repubblicana del nostro paese. Il ricco programma partirà nel pomeriggio di mercoledì 25 aprile con “La piazza dei bambini”, storytelling per bambini di tutte le età a basato su racconti di storia nazionale; a seguire aperitivo popolare e concerto di “The Zen circus”, tra le più interessanti realtà indie rock del panorama musicale italiano. Giovedì 26 spazio inaugurazione ufficiale del Festival con Lidia Menapace, partigiana e dirigente nazionale Anpi, che lancerà il primo incontro che affronterà lo spinoso tema delle pari opportunità e delle lotte di genere con l’anteprima nazionale del film documentario “The codes of gender”. In serata andrà in scena “Volisma”, spettacolo-concerto di Sara Aprile e Nora Tigges del Teatro Valle occupato di Roma, realtà simbolo della Resistenza per la cultura nel nostro paese.

Il pomeriggio di venerdì 27 sarà all’insegna delle “lotte dei saperi”, sotto l’evocativo nome Occupy Farnese: l’omonimo palazzo ospiterà la presentazione del libro “La furia dei Cervelli” e un confronto con comitato per il teatro Lido di Ostia e Teatro Valle di Roma. Dopo cena si tenterà di far luce su una delle questioni più controverse dell’oggi con l’incontro “Le primavere arabe alla resa dei conti” condotto da Farian Sabahi, giornalista e docente di Storia dei paesi islamici, con la partecipazione di Raffaele Masto (autore di “Buongiorno Africa”) e Riccardo Cristiano (autore di “Caos Arabo”).

La giornata clou sarà quella di sabato 28 aprile con “Il volto della nuova Resistenza” incontro mattutino sulla legalità a cui parteciperanno due donne simbolo dell’antimafia come Piera Aiello (presidentessa dell’associazione antimafia “Rita Atria”) e Margherita Asta (associazione Familiari delle vittime innocenti delle mafie); nel pomeriggio spazio al confronto e all’elaborazione sui temi di ambiente e lavoro con tre workshop sul precariato (conduttore “San Precario”), sul lavoro migrante (conduttore Marco Rovelli) e sulla tutela del territorio (coordinamento No Tube, con la partecipazione di Barbara de Bernardi ex sindaca di Condove in val Susa). I conduttori dei workshop presenteranno in seguito le proprie esperienze e i risultati dei workshop, nel corso di un dibattito che vedrà la partecipazione di Giorgio Airaudo (segretario Fiom Piemonte). Per chiudere degnamente la giornata spettacolo di e con Moni Ovadia dal titolo “Cantavamo, cantiamo, canteremo” viaggio musical teatrale tra le canzoni popolari di fine 800/inizio 900 in Europa e nel mondo.

La giornata di domenica si aprirà all’insegna dell’integrazione e della cittadinanza, con un incontro a cui parteciperanno don Aniello Manganiello, prete di strada di Scampia e autore di “Gesù è più forte della camorra”, Cleophas Adrien Dioma (Poeta, fotografo, video documentarista e direttore artistico del Festival Ottobre Africano) e Piero Innocenti (ex questore di Piacenza che di recente ha rilanciato il concetto di “razzismo istituzionale”). A seguire pranzo e festa multietnica ai giardini Merluzzo (nel cuore del quartiere più multiculturale di Piacenza). Chiusura del Festival affidata invece ad un incontro rivolto ai comitati Anpi di tutti Italia che avranno l’occasione di confrontarsi sul futuro della loro associazione, tra loro e con la società civile.

La bicistaffetta partigiana risale in montagna

Dal 28 aprile al primo maggio torna la Bicistaffetta partigiana, giunta quest’anno all’ottava edizione, che si inserisce nell’ambito celebrazioni per il 67° anniversario della Liberazione di Piacenza. Il programma prevede durante il giorno percorsi in bicicletta sui luoghi della Resistenza dell’Appennino piacentino, ligure e parmense; di sera incontri con i testimoni, film e storia. Ecco il programma:

28 aprile
– partenza ore 10,00: Piacenza (Dolmen)- Val Luretta – P.so Penice – Brallo – Cerreto di Zerba = Km 98
– in serata: iniziativa a Zerba/Cerignale: incontro con un partigiano dell abanda dell’”Istriano” e proiezione del film “Noi siam nati chissà quando chissà dove”, un film sulla Resistenza nel piacentino di F: Barbieri e A. Canepari

29 aprile
– partenza: Cerreto di Zerba – Ottone – Rovegno – Barbagelata – P.so della Forcella – S. Stefano d’Aveto = Km. 64;
– in serata: iniziativa a Santo Stefano d’Aveto: proiezione del film “Dalle montagne al mare: la Resistenza in Liguria” di Primo Giroldini (Istituto ligure per la storia della resistenza e dell’età contemporanea)

30 aprile
– partenza: S. Stefano d’Aveto – P.so del Tomarlo – Anzola – Bedonia – Compiano – Bardi = Km. 55;
– in serata: iniziativa a Bardi: presentazione del Diario di Domenico Zazzera “Garibaldi” e proiezione del film “Fucili di Natale” (Associazione culturale “Il Cammino Val Ceno”)

1° maggio
– partenza: Bardi – Morfasso – Sperongia – Lugagnano – Tabiano – Celleri – S. Giorgio – PC = Km. 92.

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