Franco Branciaroli torna al Municipale con “Servo di Scena”

Appuntamento martedì 8 e mercoledì 9 gennaio 2013 alle ore 21 per la Stagione di Prosa 2012/2013 “Tre per Te. Scritto in un linguaggio affascinante, il testo affronta con tono ironico le rocambolesche vicende di una precaria compagnia di provincia, che si dipanano tra camerini e palcoscenico

Uno dei più celebri testi teatrali di Ronald Harwood, ritagliato ad hoc sulla figura di un attore di grande carisma. Franco Branciaroli ritorna al Teatro Municipale di Piacenza con “Servo di scena”, prodotto dal CTB Teatro Stabile di Brescia e dal Teatro De Gli Incamminati. Appuntamento martedì 8 e mercoledì 9 gennaio 2013 alle ore 21 per la Stagione di Prosa 2012/2013 “Tre per Te” organizzata da Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione, direzione artistica di Diego Maj, con Fondazione Teatri di Piacenza, Comune di Piacenza – Assessorato alla Cultura e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, Cariparma, Iren Emilia.

Si tratta di un appassionato omaggio al teatro e alla sua gente, nonché perfetta ricostruzione d’epoca che fa da cornice agli ultimi successi di un grande attore, ormai al tramonto, il quale deve la sua sopravvivenza alle cure e alle attenzioni costanti del suo umile servo di scena. Scritto in un linguaggio affascinante, tipico dello stile della commedia inglese, il testo affronta con tono ironico le rocambolesche vicende di una precaria compagnia di provincia, che si dipanano tra camerini e palcoscenico, quale sublime metafora della vita del teatro di ogni tempo. Regista ed interprete nel ruolo di Sir, Franco Branciaroli, consulente artistico dello stesso CTB. Al suo fianco Tommaso Cardarelli (il suo fedele servo di scena Norman), Lisa Galantini, Melania Giglio, Daniele Griggio, Giorgio Lanza e Valentina Violo. La traduzione del testo di Harwood è di Masolino D’Amico, le scene e i costumi sono di Margherita Palli, le luci di Gigi Saccomandi.

Così la storia: è il 1940, pur devastata dai bombardamenti nazisti, Londra riesce a conservare l’aplomb che l’ha sempre contraddistinta. Come racconta Evelyn Waugh, il grande testimone di quegli anni, la vita procede meglio che può: pub e ristoranti restano aperti finché una bomba non li distrugge, i circoli e i club non variano nemmeno gli orari di apertura e di chiusura. Anche il teatro continua a vivere a dispetto della stupidità che sembra sul punto di conquistare il mondo. E Shakespeare diviene non solo poeta di un intero popolo, ma anche il suo profeta, e il teatro il suo tempio.

“Servo di scena” racconta la storia di una di queste compagnie eroiche e spericolate e del suo vecchio capocomico, un non meglio identificato “Sir”, attore shakespeariano un tempo osannato dalle folle e dalla critica. Colpito da malore proprio alla vigilia della Prima del “Re Lear”, Sir sembra sul punto di dare forfait: sarebbe la prima volta nella sua onorata, lunghissima carriera. Ma Norman, il suo fedele servo di scena, da perfetto inglese non concepisce che non si possa andare in scena. Magari morti, ma gli spettatori hanno pagato il biglietto e hanno perciò diritto allo spettacolo. Sir è messo male: non solo ha dimenticato quasi tutte le battute del testo, ma ha dimenticato perfino quale testo dev’essere rappresentato. Dopo numerosi esilaranti contrattempi, Sir si sente di nuovo male e, al termine dello spettacolo, mentre gli altri attori se ne vanno a casa, solo il buon Norman lo assiste. Sir, sentendo di essere in punto di morte, gli consegna la propria autobiografia, una specie di testamento spirituale in cui ringrazia tutti i membri della sua compagnia, lodandoli uno per uno, dal primo all’ultimo, tranne – guarda caso – proprio il suo servo di scena. Chissà perché, si è dimenticato proprio di lui.

Omaggio all’Inghilterra e a Shakespeare, “Servo di scena” è soprattutto un inno al teatro, alla sua capacità di resistere in tempi difficili, alla sua insostituibilità. Nella figura del servo Norman trapela la ragione profonda della sua forza: il teatro è invincibile perché non ha padroni, non cerca ricompense, è invincibile perché la ragione profonda della sua esistenza sta nella sua gratuità.

La versione cinematografica di “Servo di scena” del 1983, firmata dal regista Peter Yates (l’adattamento per il grande schermo era dello stesso Ronald Harvood), è un film di culto che ebbe cinque candidature agli Oscar, con due interpreti d’eccezione come Albert Finney (premiato al Festival di Berlino) e Tom Courtenay.

PREZZI

Platea                 
€ 28 (intero)    € 24 (ridotto)    € 16 (possessori family card)
Posto Palco            
€ 26 (intero)    € 22 (ridotto)    € 14 (possessori family card)
Ingresso palchi/galleria        
€ 16 (intero)    € 14 (ridotto)
Galleria numerata        
€ 21 (intero)    € 19 (ridotto)    € 13 (possessori family card)
Loggione numerato      
€ 13 (intero)    € 11 (ridotto)     € 4
Ingresso loggione      
€   8 (possessori family card)
Studenti                
€ 13 (posto unico in galleria)     € 4 (possessori family card)
Last minute            
€ 15 (platea e posto palco),  € 11 (galleria),     € 4 (loggione)

INFO E BIGLIETTERIA
TEATRO GIOCO VITA, Via San Siro 9, Piacenza – Telefono 0523.315578 – biglietteria@teatrogiocovita.it
Orari di apertura: dal martedì al venerdì ore 15-18. Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona unicamente nella sede della rappresentazione a partire dalle ore 19 (Teatro Municipale, via Verdi 41, tel. 0523.492251). Per informazioni: Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione, Biglietteria 0523.315578 – Uffici 0523.332613.


Il 9 gennaio incontro con la Compagnia

Franco Branciaroli, Tommaso Cardarelli e la Compagnia in scena con “Servo di scena”, lo spettacolo diretto dallo stesso Branciaroli e prodotto da CTB Teatro Stabile di Brescia e Teatro De Gli Incamminati, in scena a Piacenza per la Stagione di Prosa del Municipale, incontrerà il pubblico mercoledì 9 gennaio alle ore 17.30 al Teatro Comunale Filodrammatici. Gli attori saranno intervistati dal giornalista e critico teatrale Enrico Marcotti. L’ingresso è gratuito. Si tratta del terzo appuntamento di “Ditelo all’attore”, il ciclo di incontri con i protagonisti della Stagione di Prosa del Teatro Municipale di Piacenza curato da Enrico Marcotti e organizzato da Teatro Gioco Vita e Associazione Amici del Teatro Gioco Vita con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano nell’ambito del programma “Informazione Teatrale”. “Servo di scena”, uno dei più celebri testi teatrali di Ronald Harwood, appassionato omaggio al teatro e alla sua gente, è in cartellone al Teatro Municipale l’8 e 9 gennaio. In scena con Franco Branciaroli e Tommaso Cardarelli, Lisa Galantini, Melania Giglio, Daniele Griggio, Giorgio Lanza e Valentina Violo.

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