Strada mediana piacentina, arriva lo studio di fattibilità LA MAPPA foto

Tre diversi percorsi, dai 31 ai 42 chilometri. L’ipotesi analizzata prevede la possibilità di applicare pedaggi a carico dei gestori autostradali, permettendo di esentare i piacentini.

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E’ stato illustrato nella sala consiliare della Provincia di Piacenza lo studio di fattibilità della Mediana Piacentina: l’analisi è stata effettuata da Centropadane e dalla Camera di Commercio. 

“In sede di Ptcp – ha affermato l’assessore provinciale allo Sviluppo economico Patrizia Barbieri – è stato votato un ordine del giorno, in cui si indicava la possibilità di effettuare uno studio: il momento di oggi è particolarmente importante, perché nonostante si sia solamente a livello di studio di fattibilità, possono arrivare elementi chiave. Diversi i tracciati ipotizzati, diverse ipotesi con differenti costi: da Castelsangiovanni a Fiorenzuola, più vicino o più lontano da Piacenza, oppure un tracciato più breve, da Rottofreno a Fiorenzuola”.

Il presidente della Camera di Commercio, Giuseppe Parenti ha illustrato llo studio di fattibilità. “I cittadini di Piacenza non pagherebbero, si tratterebbe di una facilitazione incredibile. Ogni valle avrebbe poi il suo svincolo, e la strada non avrebbe impatto grazie a particolari accorgimenti. Con un progetto ben fatto si può capire se la Mediana si può fare o meno”.

“La mobilità nel nord Italia sta cambiando – ha spiegato Francesco Acerbi, della società Centro Padane – con la realizzazione di reti stradali e autostradali nuove per sopportare meglio l’incremento della mobilità”. 

L’ipotesi analizzata prevede la possibilità di applicare pedaggi a carico dei gestori autostradali, permettendo di esentare i piacentini, cioè coloro che utilizzerebbero solamente  una parte della Mediana. I tre tracciati hanno chilometraggi differenti, dai 31 ai 42 chilometri. Differenti anche i costi, si va dai 275 milioni di euro per il tracciato più vicino alla città, a una corsia, o 364 milioni a due corsie, ai 407 milioni di euro per il tracciato più verso le colline a una corsia o 551 milioni di euro se a due corsie. Lunghi comunque i tempi di realizzazione, si parla di quindici – venti anni.

I tre tracciati. Lo scenario “alto” rappresenta l’itinerario più vicino alla città e ha per caposaldo a ovest il previsto casello di Rottofreno sull’A21, prosegue verso est intersecando la Statale 45 tra La Verza e Quarto, la Strada Valnure, la strada per Carpaneto appena prima della variante a San Giorgio e si unisce alla tangenziale di Fiorenzuola. Lunghezza 32,8 chilometri. 
Lo scenario “medio” parte da Castelsangiovanni, dal casello dell’A21, attraversa il Trebbia sul ponte di Tuna, e riprende il tracciato dello scenario alto fino a Fiorenzuola. Lunghezza 42,9 chilometri.
Lo scenario “basso” corre più lontano dalla città. Ricalca il tracciato medio da Castelsangiovanni a Tuna, poi si abbassa verso sud in direzione Grazzano Visconti, Carpaneto e si riconnette alla Tangenziale di Fiorenzuola. Lunghezza 41,5 chilometri.

“Credo che sia necessario – ha detto il presidente della Provincia Massimo Trespidi – chiarire che lo studio di fattibilità sulla Mediana Piacentina non è stato commissionato dalla Provincia di Piacenza. Si tratta di un’iniziativa della Camera di commercio di Piacenza, che ha scelto Centropadane come soggetto idoneo alla preparazione dello studio di fattibilità. Sono emerse oggi sollecitazioni che meritano di essere prese in considerazione: a me pare che dobbiamo tenere ben saldi i piedi a terra in considerazione del delicato momento economico, politico e amministrativo che stiamo vivendo. Lo sviluppo commerciale ha sempre seguito lo sviluppo infrastrutturale: occorre pensare che oggi una nuova pianificazione potrebbe indebolire la rete già esistente”.

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