Confcommercio, il direttore Rivolta a Piacenza: “Iva, no all’aumento”

"L’Iva non deve essere aumentata, se no non riescono a crescere i consumi". A dirlo è il direttore generale di Confcommercio Imprese per l’Italia Francesco Rivolta, questa mattina a Piacenza ospite di Unione Commercianti per un incontro con gli organi direttivi

“L’Iva non deve essere aumentata, anzi va tolta di mezzo, se no non riescono a crescere i consumi”. A dirlo è il direttore generale di Confcommercio Imprese per l’Italia Francesco Rivolta, questa mattina a Piacenza ospite di Unione Commercianti per un incontro con gli organi direttivi. L’iniziativa rientra all’interno di una serie di appuntamenti promossi da Confcommercio nazionale sul territorio, per toccare con mano la situazione di crisi, senza precedenti, che sta attraversando il Paese. Un’analisi della situazione, sottolineano il direttore e il presidente della Confcommercio piacentina, Giovanni Struzzola e Alfredo Parietti, non può prescindere da una presenza sul territorio dei vertici nazionali. “Vogliamo sempre più coinvolgere Confcommercio nazionale sul futuro di Piacenza, la nostra e’ una realtà di 2500 iscritti, che si appresta ad affrontare una sfida importante come Expo 2015 per non parlare della riqualificazione del Comparto Nord”, ha detto il presidente Parietti.


“NO ALL’AUMENTO DELL’IVA”
– “Abbiamo aperto una linea di credito molto forte con questo Governo – spiega Rivolta – perché crediamo che possa davvero segnare una svolta nella politica economica del Paese. La leva fiscale deve essere ritenuta come non più disponibile: pesa al 55 per cento sulle aziende, questo significa che non ci sono più risorse per fare innovazione, crescita, sviluppo. C’è, e quando va bene, la possibilità di sopravvivere. Nei primi 4 mesi dell’anno abbiamo visto chiudere 70 mila aziende. L’Iva non deve essere aumentata, se no non riescono a crescere i consumi”.  “In altri paesi europei – ha aggiunto Rivolta – l’importo dell’Iva potrà anche essere più elevata, ma è’ l’ammontare complessivo dei tributi a togliere ogni possibilità di competizione nei confronti non tanto della Cina, quanto nei confronti dei paesi a noi vicini. In Austria l’ammontare complessivo delle tasse e’ del 30 per cento, da noi si arriva al 55 per cento”.

TURISMO E EXPO – “Il turismo è una leva importante per rilanciare l’economia, può raddoppiare il Pil, ma va ridotta la tassazione, togliendo la tassa di soggiorno. Guardiamo all’Europa anche per esempi virtuosi”. “L’Expo 2015: non è un evento milanese, ma è un grande evento nazionale. Abbiamo bisogno di due cose: finire alla svelta le infrastrutture pensate per l’Expo, e creare una rete a disposizione dei turisti per aiutarli nell’orientamento del nostro paese. Expo avrà successo se la sua portata continuerà anche dopo la sua fine”.

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