“Aids, rompere il silenzio”. La Messa per i 21 anni della Pellegrina FOTO foto

Un monito dalla Pellegrina per il 21° di fondazione della casa accoglienza “Don Venturini”. Cerimonia presieduta dal Vescovo, e sabato concerto della Banda Ponchielli

“Non può esserci opera buona se non nasce dal cuore, dalla fede. E noi che abbiamo l’opportunità di poter testimoniare con le opere, con il nostro impegno, la bellezza, la gioia del grande progetto di Dio, siamo chiamati a vivere la pienezza della vita, pienezza che possiamo raggiungere solo passando attraverso la passione, anche condividendo la tristezza, l’afflizione dei nostri fratelli più in difficoltà”.

Così il vescovo Ambrosio nell’omelia alla Pellegrina dove ha presieduto la concelebrazione religiosa nell’ampia corte del complesso alle porte di Piacenza per il ventunesimo di fondazione della casa per malati di aids “Don Giuseppe Venturini”. “In ventuno anni di accoglienza e cura quotidiana di quanti hanno vissuto e vivono in questa casa – ha ribadito la responsabile Francesca Sali – abbiamo avuto la grande opportunità di parlare coi fatti di Dio e del suo Amore”. 

Poi un monito a tornare a parlare del drammatico fenomeno dell’aids, “che sembra ormai rimosso, mentre è ancora più dilagante di vent’anni fa. Dobbiamo rompere il silenzio, non stancarci mai di raccontare la malattia, parlarne, far capire che cosa realmente accade nelle persone, nelle famiglie, nella vita di chi ne rimane vittima”.

Alla cerimonia, tra gli amici più stretti, i volontari, i conoscenti, una rappresentanza delle Figlie di Sant’Anna (ordine religioso presente nella casa fin dalla sua fondazione grazie alla totale dedizione della storica suor Paolina) anche il sindaco Paolo Dosi e il presidente della Provincia, Massimo Trespidi. Concelebranti don Giancarlo Conte, don Franco Capelli e don Giorgio Bosini, con i diaconi Giuseppe Chiodaroli (direttore della Caritas diocesana e presidente della Consulta Opere di Carità) e Roberto Porcari.

Una realtà, questa voluta dalla Diocesi come Opera-Segno di carità cristiana, che attira a sé la concreta solidarietà di molti piacentini, in primis i tanti giovani che l’hanno conosciuta grazie ad iniziative promosse dall’associazione che gestisce la struttura, “La Ricerca Onlus”, in collaborazione con la Caritas e con le scuole del territorio.

“Da alcuni anni – sottolinea la responsabile della casa, Francesca Sali – potendoci avvalere anche dell’appoggio di amici e volontari, ci stiamo impegnando a creare sempre più occasioni di confronto, spalancando le porte a chiunque voglia conoscerci e provare a capire il senso ed il valore della nostra casa. Tutto questo con la consapevolezza o forse la presunzione, che la nostra realtà possa nella sua semplicità essere segno e diffondere una cultura solidale in cui la solidarietà non resti parola ma si concretizzi in gesti di amicizia, di condivisione, di sostegno”.

In una recente pubblicazione sulle Opere socio assistenziali della Diocesi di Piacenza-Bobbio – “Facciamoci del bene” che raccoglie anche testi di ragazzi che hanno visitato la casa – Francesca Sali cita Antonio, uno degli ospiti che tante volte ha parlato offrendo la sua testimonianza, e che purtroppo oggi non c’è più: “In una lettera rivolta ad un gruppo di studenti venuti in visita diceva: “Siete stati voi, con i vostri pensieri, che mi avete fatto sentire vivo… vorrei che questa storia si ripetesse, magari con qualche vostro amico o amica in più… insieme vinceremo la solitudine…”. Nelle sue parole si legge entusiasmo e un profondo bisogno di condivisione, di progetti, di futuro; ed è per accogliere queste domande e questi desideri che questa casa è nata e continua ad esistere. Nella continua evoluzione della malattia e nell’estrema diversità delle storie di vita che si incontrano in Pellegrina, la sfida più importante di oggi diventa pertanto quella di far sentire la voce di chi vuole riprendersi la vita e da lì ripartire. E aprendosi all’incontro, è possibile ripartire insieme”.

Sabato 31 maggio le celebrazioni dell’anniversario proseguiranno con un concerto proposto dalla Banca Musicale “Amilcare Ponchielli”. Il concerto avrà inizio alle 18. Ingresso libero e aperto a tutti. Seguirà un buffet offerto dai volontari della “PaCe”, l’associazione a sostegno delle attività della “Ricerca Onlus”.

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