Politica agricola, Coldiretti: “Modello irlandese”

È stato diffuso all’inizio del mese di agosto lo schema di decreto con cui il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha reso noto le scelte in merito alla nuova Politica Agricola Comunitaria che interesseranno da vicino le aziende agricole fino al 2020

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NUOVA PAC: ECCO LE SCELTE DELL’ITALIA

Il modello irlandese, l’ampliamento della black list, il greening ed i giovani
È stato diffuso all’inizio del mese di agosto lo schema di decreto con cui il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha reso noto le scelte in merito alla nuova Politica Agricola Comunitaria che interesseranno da vicino le aziende agricole fino al 2020.

A livello nazionale le risorse finanziarie per gli aiuti diretti ammontano a circa 27 miliardi: risorse delle quali finalmente, fa sapere Coldiretti Piacenza, non potranno beneficiare oltre ai soggetti presenti nella black list stilata a livello comunitario, anche banche, società finanziarie, assicurative e immobiliari.

“Il modello che l’Italia dovrà adottare entro il 2019, come si era ventilato nei mesi scorsi, afferma Laura Barbieri, responsabile Caa di Coldiretti Piacenza, è quello della convergenza all’irlandese, con soglie 30/60, vale a dire che ciascun beneficiario non potrà subire una diminuzione superiore al 30% del valore iniziale del proprio titolo; parallelamente nessun diritto all’aiuto dovrà avere un valore unitario inferiore al 60% del valore unitario nazionale al 2019.”

“L’importo del pagamento di base, prosegue Barbieri, per un dato anno civile, è ridotto del 50% per la parte eccedente i 150.000 euro e del 100% per la parte eccedente i 500.000 euro e dai massimali andranno dedotti i costi sostenuti dalle aziende agricole per imposte salari, stipendi, oneri sociali e contributi previdenziali e assistenziali.”
“Per quanto riguarda il greening, aggiunge poi la responsabile, ovvero l’insieme delle pratiche considerate benefiche per il clima e per l’ambiente obbligatorie per poter aver diritto al pagamento unico, verrà calcolato come percentuale di ciascun titolo e consisterà nella diversificazione delle colture in funzione della superficie aziendale.”

Tra 10 e 30 ettari occorrerà la presenza di almeno due colture e la coltura principale non deve superare il 75% della superficie mentre oltre i 30 ettari sarà necessaria la presenza di almeno tre colture e la coltura principale non deve occupare più del 75% della superficie e l’insieme delle due colture principali non deve occupare più del 95%.

“Sempre nel rispetto del greening, prosegue Barbieri, occorrerà assicurare il mantenimento dei prati permanenti, in modo da assicurare che il rapporto tra superficie investite a prato permanente e superficie agricola totale dichiarata dagli agricoltori non diminuisca più del 5%, e la presenza di aree di interesse ecologico. Per ciò che riguarda gli aiuti accoppiati invece, è stato destinato l’11% del plafond previsto per gli aiuti diretti ed i settori interessati per la nostra provincia saranno per lo zootecnico, quello dei bovini da latte, delle vacche nutrici e dei capi bovini (12-24 mesi), mentre per i seminativi la soia, la barbabietola ed il pomodoro da industria.”

“Infine salutiamo con entusiasmo, conclude Barbieri, le misure per i giovani ai quali sono state destinate l’1% del plafond con un eventuale integrazione attraverso la riserva nazionale di un ulteriore 1%. Il valore medio dei diritti all’aiuto, in proprietà o in affitto, verrà aumentato del 25% per le aziende condotte da giovani sotto i 40 anni per i primi 5 anni dall’insediamento.”

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