Rivive la Piacenza in bianco e nero nelle foto di Croce. Aperta la mostra FOTO foto

Nel suggestivo spazio Ex Enel di Piacenza le foto di Gianni Croce (1896-1981), un innovatore del linguaggio fotografico e un cantore del Novecento piacentino, sono riprodotte a muro ma anche proiettate su appositi teloni

Piacenza rende omaggio a uno dei fotografi che meglio è riuscito a catturarne l’anima. E’ stata inaugurata al palazzo Enel di via Santa Franca (aperta fino al 30 maggio) la mostra ‘La vita moderna – Gianni Croce’, iniziativa promossa dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, curata da Donatella Ferrari, Roberto Dassoni e Maurizio Cavalloni.

L’esposizione comprende 100 fotografie, lastre originali e un video documentario; immagini che raccontano l’attività di Croce in 40 anni di lavoro, dal 1921 al 1960

Nel suggestivo spazio Ex Enel di Piacenza le foto di Gianni Croce (1896-1981), un innovatore del linguaggio fotografico e un cantore del Novecento piacentino, sono riprodotte a muro ma anche proiettate su appositi teloni, con un grande effetto scenografico.

L’esposizione presenta 100 fotografie, lastre originali e un video documentario, realizzate da Gianni Croce in oltre quarant’anni di lavoro, dal 1921, anno in cui apre lo studio in corso Vittorio Emanuele a Piacenza, fino alla prima metà degli anni sessanta.

Benché aderenti alla storia della sua città, le immagini di Gianni Croce guardano con attenzione alle sperimentazioni italiane ed europee del Novecento. Nei suoi scatti, Croce non restituisce la cronaca semplice e diretta del reale, ma usa gli sfondi urbani come la quinta dove rappresentare la realtà e le proprie storie, interpretate dai protagonisti della vita sociale, siano essi gli aristocratici che le persone umili, rendendo vive le piccole passioni, le storie, le memorie private e collettive.

Il percorso espositivo è suddiviso in sette sezioni e abbraccia tematiche come l’architettura, non colta nel nudo dato costruttivo, ma come sperimentazione su richiami a impressioni, atmosfere, astrazione del reale.

Le principali opere architettoniche sorte a Piacenza tra le due guerre come il Liceo Gioia di Mario Bacciocchi, il Liceo Scientifico di Luigi Moretti, la Galleria Ricci Oddi non sono mai riprese nella loro interezza; l’attenzione è piuttosto per i giochi architettonici o, in altri casi, come per la cripta del Duomo o per il refettorio del Collegio Alberoni, per la pulizia metafisica richiamata da una serie ordinata di colonne.

E ancora i ritratti, databili tra gli anni venti e trenta del secolo scorso in cui, sullo sfondo creato dalla città, mette in posa e fa recitare personaggi veri, con il loro preciso ruolo sociale. Croce non cerca la realtà, quanto una sua personale interpretazione, quasi che i protagonisti delle sue fotografie fossero testimoni di un’epoca quasi idilliaca dove la bellezza rappresenta un grande valore. Non è un caso che Croce interveniva direttamente sulle lastre con la matita per nascondere le rughe sui visi e rendere i volti senza tempo e senza anima, lasciando ai soli abiti il compito di identificare l’epoca.

Particolarmente interessanti e curiose sono le sezioni dedicate al Sabato fascista, ovvero le manifestazioni ginniche del Ventennio, dove le pose ‘olimpiche’ dei ragazzi servivano al regime a rendere memorabile l’evento politico, o ancora quella della Città invisibile, con scorci privi di figure umane e con forti contrasti di luci e ombre, o dei Minimi sguardi, in cui si racconta la ripresa civile ed economica degli anni ‘50 e ‘60.

La mostra è accompagnata da installazioni video e da un documentario sulla figura umana e professionale di Croce realizzato dal regista Roberto Dassoni con interviste a Daniele Panciroli, Angela Madesani, Paolo Barbaro, Maurizio Cavalloni, William Xerra, Paolo Dalla Noce, Rossella Villani, e altri.
Il catalogo, pubblicato dall’Archivio Fotografico Croce di Maurizio Cavalloni, presenta testi di Donatella Ferrari e Daniele Panciroli.

Gianni Croce. Note biografiche
Nato a Lodi nel 1896, dopo studi tecnici, entra come collaboratore nello studio di Giuseppe Marchi noto esponente della fotografia liberty. Nel 1921, si trasferisce a Piacenza dove apre il proprio studio fotografico e si specializza in ritratti. Inizia in questo periodo anche la sua attività di pittore conoscendo e frequentando altri artisti piacentini e legandosi in particolare a Bot, Ricchetti, Arrigoni, Cavaglieri. L’attività del suo studio continua fino al 1976 ma egli proseguirà fino al 1980 a collaborare coi sui successori Maurizio Cavalloni, oggi curatore dell’Archivio Croce, e Franco Pantaleoni.

Orari:
da martedì a venerdì, 16.00-19.30
sabato e domenica, 10.30-12.30; 16.00-19.30

EVENTI COLLATERALI

Sabato 9 aprile, ore 18, Ex Enel
Inaugurazione

Venerdì 15 aprile, ore 21, Ex Enel
Presentazione del documentario di Roberto Dassoni e Laura Bonfanti “Bianco+Nero” sulla vita e le opere di Gianni Croce

Venerdì 22 aprile, ore 16.30, Galleria Ricci Oddi
Dibattito su “Architettura e Fotografia nel ‘900”, a cura dell’Ordine degli Architetti di Piacenza.
Intervengono Massimo Ferrari (Pres. Galleria Ricci Oddi) e Fulvio Irace (Prof. Ordinario di Storia dell’Architettura, Politecnico di Milano)

Venerdì 29 aprile, ore 18, Ex Enel
Presentazione del libro “Gianni Croce – Architetture” a cura di Benito Dodi

Sabato 30 aprile, dalle ore 17, Piazza Duomo – Via XX Settembre – Piazza Cavalli – Corso V.Emanuele. 
Ore 18,30 concerto, Ex Enel
Marching Band “Tiger Dixie Band” (Trento)

Sabato 7 maggio, dalle ore 17, Via Santa Franca
Sfilata di auto d’epoca a cura di Club Piacentino Automotoveicoli d’Epoca
Quartetto le Clais d’Argent in concerto, a cura del Conservatorio Nicolini – musiche di Gershwin, Piazzolla, Korsakov, Mozart

Venerdì 13 maggio, ore 21, Ex Enel
Concerto hot jazz, repertorio classico, del gruppo “Chicago Stompers” (Milano)

Giovedì 19 maggio, ore 21, Teatro Filodrammatici
Proiezione del film “Gli uomini che mascalzoni” (prima assoluta della versione digitale ad alta definizionea) a cura della Cineteca di Milano

Venerdì 27 aprile, ore 21, Ex Enel
Finissage con sfilata di moda anni ’30 e performance di danza “Charleston” a cura di Teatro Manicomics, Santantonino 34 Vintage e La Stanza di Danza

*    Durante gli eventi, degustazioni dei vini della cantina Santa Giustina di Arcello (Pianello Val Tidone)

*    Da sabato 16 aprile:
*    la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi ospita i dipinti e una serie di fotografie d’architettura di Gianni Croce;
*    Le gallerie di Piacenza Biffi Arte e Il Lepre ospitano ulteriori serie fotografiche degli anni ’50.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.