Le Rubriche di PiacenzaSera - Cooperazione

Soci prestatori di Indacoo: “Legacoop favorisce altri territori”

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa firmata dal Comitato a Difesa dei Soci Cooperativa Indacoo che criticano il comportamento di Legacoop Piacenza sulla vicenda della cooperativa di abitazione in concordato preventivo, annunciando due manifestazioni

Più informazioni su

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa firmata dal Comitato a Difesa dei Soci Cooperativa Indacoo che criticano il comportamento di Legacoop Piacenza sulla vicenda della cooperativa di abitazione in concordato preventivo, annunciando due manifestazioni. 

IL TESTO – E’ nota alla città la vicenda della Cooperativa di Abitazione Indacoo (nata dall’unione della Coop Piacenza 74 con Coop Valdarda) che si trova in procedura di concordato preventivo omologato dal Tribunale, in attesa di una ormai inevitabile risoluzione fallimentare: basti considerare che dall’ultimo bilancio di Olmo – la società che avrebbe dovuto liquidare l’attivo del concordato – si registra un patrimonio netto negativo di oltre 5 milioni di euro.

I soci a vario titolo coinvolti sono titolari di prestito sociale (per un importo complessivo di euro 2.800.000,00), 183 assegnatari di locazione a proprietà indivisa ed un alto numero di soci lavoratori definitivamente a casa.

Ciò significa che circa 450 famiglie sono state interessate dalla crisi ed hanno atteso invano una ripresa economica che non si è attuata. Ed è un problema sociale.

I soci hanno messo in cooperativa i risparmi di una vita: la liquidazione di un risarcimento danni da incidente invalidante, le proprie retribuzioni o dei propri familiari, il TFR dopo anni di lavoro e via dicendo.

Somme ora bloccate e perse nel concordato, ma importanti e necessarie per famiglie normali. Il Comitato a mezzo del suo legale, l’avv. Giancarlo Buccarella, ha chiesto un intervento solidaristico della Lega delle Cooperative (di cui Indacoo fa parte). Ma ad oggi tutto tace.

L’intervento è moralmente ineludibile: perché esso risponde ai valori fondanti di solidarietà e mutualismo; è un intervento doveroso: perché l’aggravarsi della crisi è in parte riconducibile alla cattiva vigilanza sulle cooperative che non ha evidenziato la grave crisi per tempo.

Dove erano i controlli al tempo della nefasta fusione tra Piacenza 74 e Valdarda? È, infine, un intervento nell’interesse stesso del sistema Lega.

Infatti, la mancata risposta di tutela al prestito sociale avrà ricadute sulla credibilità di questo strumento, il quale è la forma di finanziamento più importante del cooperativismo: circa 12 miliardi di euro di raccolta con 1,2 milioni di soci.

Se le cooperative facessero parte del mondo bancario si classificherebbero al 23° posto in termini di grandezza tra le banche di medie-grandi dimensioni. Il prestito sociale è stato gestito di fatto, ed in violazione di legge, come raccolta di risparmio a vista tra il pubblico e cioè come se fosse raccolta di prestito bancario ma senza i controlli bancari e senza le garanzie previste dalla legge bancaria.

Almeno qui, con tutte le critiche che pure si fanno, i piccoli risparmiatori – depositanti fino a 100 mila euro – in caso di insolenza di una banca si vedono restituire tutti i propri risparmi con l’intervento di un fondo interbancario.

Nello specifico, infine, la chiusura della Lega ad intervenire nella crisi della Indacoo è inaccettabile. Non sono cioè accettabili le sperequazioni fatte e i trattamenti di favore riservati ai prestatori sociali di cooperative soprattutto reggiane dove risulterebbero coperture ed interventi milionari della Lega.

Di fronte al silenzio assordante della Legacoop, il Comitato annuncia una manifestazione per il giorno 30 Giugno p.v. davanti alla sede Legacoop di Piacenza alle ore 15 per chiedere di essere ascoltati.

Si appella, infine, al dovere etico delle Istituzioni e delle forze politiche perché sostengano in questo percorso le centinaia di famiglie coinvolte, invitando a non accettare offensive logiche di subalternità territoriale. 

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.