“La sfida dell’incontro” al Gotico la mostra sui migranti FOTO foto

L'esposizione è un’integrazione di un evento itinerante presentata in occasione del XXXVII “Meeting per l’amicizia dei popoli” a Rimini. La mostra potrà essere visitabile gratuitamente dal 5 all’11 dicembre dalle 9 alle 18,30 presso il Salone di Palazzo Gotico in Piazza Cavalli.

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I migranti sono i nostri nuovi vicini di casa, i nostri compagni di scuola e colleghi di lavoro. Come possiamo vivere insieme? Come affrontare al meglio questa sfida, sforzandosi di dare un volto alle migliaia di persone che ogni giorno arrivano in Italia?

Sono queste le domande che stanno alla base della mostra dal titolo “Migranti, la sfida dell’incontro: il coraggio responsabile di Piacenza”, inaugurata oggi presso il Salone di Palazzo Gotico. Realizzata in compartecipazione da Asp (Azienda di Servizi della Persona) con la Cooperativa Sociale Ippogrifo, l’esposizione è un’integrazione di un evento itinerante presentato in occasione del XXXVII “Meeting per l’amicizia dei popoli” a Rimini.

La mostra si articola in un percorso fotografico e didascalico costituito da una serie di pannelli informativi che raccontano i volti e le storie di chi quotidianamente arriva in Italia in cerca di riscatto e di una vita migliore. 

E’ possibile visitarla gratuitamente dal 5 all’11 dicembre dalle 9 alle 18,30, al salone di Palazzo Gotico in Piazza Cavalli.

Presenti all’inaugurazione alcune istituzioni del territorio; tra cui il sindaco Paolo Dosi; l’assessore al nuovo welfare e sostegno alle famiglie, Stefano Cugini; Il prefetto Anna Palombi; il vicepresidente della Provincia Patrizia Calza e il vescovo della Diocesi di Piacenza e Bobbio,Gianni Ambrosio.

Inoltre sono intervenuti alcuni attori del welfare locale, oltre a Davide Tacchini (Presidente Ippogrifo); Marco Perini (Amministratore unico Asp) e a Giancarlo Blangiardo, ordinario di demografia, Università Bicocca di Milano, esperto internazionale di migrazione.

“Lo scopo della mostra”- afferma Marco Perini – “E’ quello di far intraprendere al visitatore un percorso che nasce dal cuore. Le immagini anticipando le parole hanno quindi lo scopo di suscitare nel visitatore il desiderio di agire per il prossimo; individuando nell’accoglienza un’opportunità per aprirsi e elevarsi sia come individuo sia come membro di una comunità. 

“Il presupposto” – chiarisce Perini – “Deve essere quello che chi è accolto sia disponibile ad accettare le regole di chi lo ospita”.

Paolo Dosi ha inoltre sottolineato come “La mostra debba essere un pretesto per la comunità piacentina di riflettere sul problema dell’immigrazione”- ha ribadito poi – “Non esistono soluzioni sicure e risposte certe verso un fenomeno che si presenta oggi con dinamiche nuove e del tutto complesse. Per questo è fondamentale affrontare questa sfida con equilibrio, coraggio e soprattutto buona fede”.
 

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