Ok alla fusione “Alta Val Tidone”: consensi bipartisan  foto

Dopo il sì all'unione di Caminata, Nibbiano e Pecorara parlano i consiglieri regionali piacentini

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Fusioni Comuni. Consensi bipartisan per la nuova amministrazione “Alta Val Tidone” nel piacentino – La nota della Regione Emilia Romagna

Dopo il sì all’unione di Caminata, Nibbiano e Pecorara parlano i consiglieri regionali piacentini. Per Molinari e Tarasconi (Pd) “Vittoria ‘dal basso’”. Foti (Fdi-An): “Vince logica territoriale, non economica”. Rancan (Ln): “Ora iter legislativo celere”

Un nuovo Comune unico denominato ‘Alta Val Tidone’. Sull’esito del referendum consultivo, che ha sancito la vittoria dei ‘sì’ col 66,34% dei voti alla fusione dei Comuni piacentini di Caminata, Nibbiano e Pecorara, intervengono Gian Luigi Molinari (Pd) e Tommaso Foti (Fdi-An), rispettivamente relatore di maggioranza e di minoranza del progetto di legge regionale di fusione dei tre Comuni, nonché Katia Tarasconi (Pd) e Matteo Rancan (Ln), gli altri due consiglieri regionali del piacentino.

Secondo Molinari, l’unificazione dei tre Comuni, voluta da un’ampia maggioranza dei votanti, è una notizia positiva perché rappresenta, per il territorio piacentino, una novità istituzionale che segna il passaggio a nuove e importanti opportunità amministrative. La consistente vittoria del ‘sì’ – ha commentato il relatore di maggioranza – è da ascrivere alla volontà e all’impegno profuso sul territorio dai sindaci, dai consiglieri comunali e dai cittadini, che hanno creduto al progetto di istituire un unico Comune per meglio rispondere alle esigenze delle comunità locali.

Oggi – ha concluso il consigliere – si apre una nuova fase nella nostra provincia per aprire il confronto anche in altri Comuni in cui si manifestasse interesse alla fusione. Per Foti, l’esito del referendum ha dato ragione alla determinazione e alla capacità con la quale i tre sindaci, peraltro di diverso orientamento politico, hanno portato avanti il progetto di fusione con il consenso pressoché unanime dei rispettivi consigli comunali. Quando le fusioni di Comuni – ha commentato il relatore di minoranza – non si fondano su aspettative di tipo economico ma rispondono, come in questo caso, a una logica territoriale, incontrano il consenso dei cittadini.

Spiace solo – ha concluso – che questa fusione non abbia coinvolto anche il Comune di Pianello Val Tidone, ma l’auspicio è che accada presto, al pari dei Comuni in cui il processo, dopo le recenti bocciature in Val Nure e in Val Tidone, si è arrestato. Sono particolarmente soddisfatto del risultato referendario – ha affermato Rancan – perché la Lega Nord si è da subito pronunciata a favore della fusione dei tre Comuni e se il volere dei cittadini è andato in questa direzione è segno che avevamo fatto le giuste valutazioni politico-amministrative. Il mio auspicio – ha concluso – è che ora l’iter legislativo che deve portare all’istituzione del nuovo Comune unico di Alta Val Tidone sia celere.

Soddisfatta per il ‘sì’ alla fusione anche la consigliera Tarasconi, che ha evidenziato come l’elemento determinate sia stata la condivisione, al di là degli orientamenti e delle appartenenze politiche, del progetto di unificazione delle tre amministrazioni comunali, a partire dalle singole realtà territoriali. Si tratta – ha concluso – di un’esperienza che il Partito Democratico guarda con favore e a cui è disponibile a dare tutto il sostegno che sarà richiesto. (Luca Govoni)

Con il nuovo Comune Alta val Tidone nuove prospettive di sviluppo per tutta la vallata – La nota del Pd di Piacenza

Il voto con il quale i cittadini di Nibbiano, Pecorara e Caminata hanno deciso la fusione dei loro comuni è un passaggio storico per la Val Tidone e per la provincia di Piacenza. 

Il Partito democratico ha sempre sostenuto il progetto di fusioni che il Presidente della Regione Stefano Bonaccini  ha indicato fra i suoi punti programmatici. Con coerenza  lo abbiamo fatto anche in questo caso perché crediamo fortemente che sia necessario lavorare per rendere più forti i Comuni, per renderli più attrezzati a rispondere ai bisogni dei cittadini, creare nuovi servizi e nuove opportunità di crescita.

Il referendum, consultivo,  risponde all’esigenza di coinvolgere i cittadini in questo percorso fortemente democratico . Chi invece ha scelto di rimanerne fuori ha commesso un grave errore politico e di strategia per lo sviluppo della vallata.

Il risultato netto del voto in tutti e tre i comuni è di buon auspicio per il futuro confronto per la definizione delle proposte programmatiche di chi si confronterà quando il prossimo anno i cittadini saranno chiamati ad eleggere l’amministrazione comunale che dovrà concretizzare il progetto di fusione.

Il Partito Democratico ci sarà per contribuire a questo percorso.

Intanto il nostro ringraziamento va in questo momento a tutti coloro, amministrazioni, Comitato per il Si e cittadini che hanno creduto e lavorato per questo straordinario risultato.
Loris Caragnano
Segretario provinciale Pd

I RISULTATI – Hanno detto sì alla fusione dei comuni il 66,34 % dei votanti, hanno detto no il 33,66 %. Alta Val Tidone è il nome prescelto per il nuovo comune con il 51,51% delle preferenze.

Questi i risultati resi noti in nottata del referendum che ha coinvolto Caminata, Nibbiano e Pecorara, in provincia di Piacenza.

Riordino istituzionale: nasce il Comune di Alta Val Tidone nel piacentino – La nota stampa

Oltre due terzi della popolazione di Caminata, Nibbiano e Pecorara ha votato a favore della fusione. Quasi 7 milioni di contributi statali e regionali per i prossimi 10 anni

L’assessore Petitti: “Queste aggregazioni favoriscono la creazione di servizi più efficienti e di qualità. Vogliamo proseguire su questa strada”

Bologna – I Comuni di Caminata, Nibbiano e Pecorara in provincia di Piacenza hanno detto sì alla fusione. Nasce così il nuovo Comune unico “Alta Val Tidone” che si estende su una superficie totale di poco più di cento chilometri quadrati e con una popolazione di circa 3.160 abitanti. A favore della fusione si è pronunciato, con il referendum che si è svolto ieri, il 66,34% dei votanti.

“Si tratta di un altro passo concreto nel percorso di riordino istituzionale avviato nella nostra Regione”, commenta l’assessora regionale a Bilancio e riordino istituzionale, Emma Petitti. “Quella approvata nello scorso week end è la decima fusione realizzata in Emilia-Romagna, in totale sono 27 i comuni interessati. I progetti di aggregazione non solo permettono di efficientare ma anche di offrire servizi migliori e garantire maggiore qualità ai cittadini, rendendo in tal modo più competitivi i nostri territori. Non da ultimo sia la Regione che lo Stato mettono in campo contributi importanti per sostenere questi percorsi. Al momento sono in corso diversi studi di fattibilità per nuovi progetti, il nostro intento è proseguire su questa strada”.

Il nuovo Comune di Alta Val Tidone beneficerà di un contributo regionale pari a 107 mila euro l’anno per i primi 10 anni e oltre 584mila euro annui di contributo statale, per un totale complessivo di 6,91 milioni di euro.

Oltre ai contributi diretti sono previsti numerosi altri vantaggi, sia dalla legge regionale che da quella statale. Tra questi, nei primi cinque anni non si applicano i vincoli per le assunzioni di personale a tempo determinato; il nuovo comune può utilizzare i margini di indebitamento consentiti anche a uno solo dei comuni originari, pur nel caso in cui dall’unificazione dei bilanci non risultino spazi di indebitamento. Infine viene data priorità assoluta, e quindi maggiori punteggi, nei programmi e provvedimenti regionali che prevedono contributi a favore degli enti locali nei dieci anni successivi alla fusione.

Le elezioni degli organi del nuovo Comune potranno avvenire solo nella primavera 2018, mentre gli attuali organi dei Comuni decadranno dal 1 gennaio 2018; pertanto i primi mesi del 2018 il Comune nascente da fusione dovrebbe essere retto da un commissario prefettizio. /AA

I RISULTATI DEFINITIVI

Primo quesito (fusione dei Comuni):

votanti 1.350, voti validi 1.337 (schede bianche 9, nulle 4)

887 sì (66,34%), 450 no (33,66%)

Secondo quesito (denominazione nuovo Comune):

votanti 1.345, voti validi 1.027 (schede bianche 262, nulle 56)

Alta Val Tidone voti 529 (51,51%)

Altavaltidone voti 176 (17,14%)

Corte Val Tidone voti 104 (10,13%)

Valtidone Alta voti 78 (7,59%)

Chiusa Val Tidone voti 65 (6,33%)

Penica voti 21 (2,04%)

Penica Val Tidone voti 19 (1,85%)

Monte Aldone voti 12 (1,17%)

Montaldone voti 12 (1,17%)

Rio Molato voti 11 (1,07%)

TUTTI I RISULTATI SUL SITO DELLA PREFETTURA

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