Case Acer, 34 reati in un anno: “Convivenza difficile, intervenire”

I numeri, che riguardano i quartieri di edilizia residenziale pubblica di Piacenza, emersi nel corso dell’ultima riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica

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34 reati denunciati nel 2016, 24 quelli segnalati quest’anno fino a settembre.

Sono i numeri, che riguardano i quartieri di edilizia residenziale pubblica di Piacenza, emersi nel corso dell’ultima riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal Prefetto Maurizio Falco e alla quale hanno preso parte il Questore Arena, il Comandante provinciale dei Carabinieri Scattaretico, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Sanapo, il Sindaco di Piacenza Barbieri insieme all’Assessore alla Sicurezza Zandonella e al Comandante della Polizia municipale Vergante, e il Presidente della Provincia Rolleri.

Quartieri, è stato messo in luce, nei quali si ripetono “comportamenti arroganti e trasgressivi che rendono sempre più difficile la convivenza nei condomini tra la popolazione più anziana e le giovani generazioni, anche di origine straniera”.

Dalla riunione è emersa la necessità di affrontare la problematica “non solo attraverso la maggiore attenzione da parte delle Forze di Polizia e della Polizia Municipale, ma anche con il coinvolgimento dei servizi sociali e dell’Assessorato competente”.

Sul tavolo anche la questione dell’intensificazione dei servizi di controllo del territorio nei mesi di novembre e dicembre prossimi, in occasione delle numerose manifestazioni e fiere oltre alle festività natalizie e di fine anno: a questo proposito è emersa l’esigenza che le Forze di Polizia siano informate anticipatamente sugli eventi previsti in provincia per poter programmare tutti i necessari servizi volti ad assicurarne lo svolgimento in sicurezza.

Alla valutazione del Comitato anche il rinnovo di alcuni protocolli “Mille occhi sulla città” che intensificano la collaborazione, attraverso una circolazione più veloce delle informazioni, tra gli Istituti di vigilanza e le Forze di Polizia.

Al riguardo, è stata segnalata l’opportunità di avere un quadro quanto più esaustivo possibile della presenza e dei servizi degli istituti di vigilanza sul territorio provinciale per garantire la migliore dislocazione e razionalizzazione sul territorio.

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