Il questore Arena saluta Piacenza. “Logistica da curare anche per il futuro”

“Un’esperienza estremamente positiva e appagante sotto il profilo professionale”.

Queste le prime parole con cui il questore Salvatore Arena oggi ha salutato ufficialmente il suo incarico e Piacenza, dopo due anni e 9 mesi al vertice della sede di viale Malta.

Un mandato che giungerà al termine il prossimo 31 gennaio, per poi passare nelle mani di Pietro Ostuni, in arrivo dalla Questura di Aosta.

Questa mattina Arena ha incontrato la stampa per stendere un bilancio della suo percorso a Piacenza, di cui è pienamente soddisfatto.

Ringrazio tutti, in primis i cittadini e le autorità locali, con le quali c’è sempre stato un confronto sereno, finalizzato al raggiungimento degli obiettivi. Desidero ringraziare gli uomini e le donne della polizia di stato, sempre disponibili e al mio fianco, nonostante i problemi di organico“.

Il questore ha ribadito che la sede locale della polizia teoricamente dovrebbe contare 220 operatori, ma di fatto ne ha 168. Un numero ben più esiguo e che si augura possa essere implementato.

“Piacenza è un luogo civile e dove si vive bene, ma ha delle criticità che vanno affrontate” aggiunge Arena, che sottolinea come sia stato nel tempo migliorato il controllo del territorio:”Le Poste ci hanno pubblicamente ringraziati perché gli uffici piacentini sono gli unici a non aver subito rapine nel 2017″.

Sul fronte sicurezza l’impegno concertato con gli amministratori di città e provincia è volto a garantire la copertura di tutto il territorio con telecamere munite di lettura targhe, “un lavoro appena iniziato e che proseguirà in futuro”.

Negli ultimi sei mesi la Questura è stata costantemente impegnata nel terreno logistico:”Abbiamo portato avanti tanti interventi in sedi di aziende importanti – precisa- ci sono ancora situazioni pendenti da monitorare, temi a cui il Prefetto si è dimostrato molto sensibile, continuando a promuovere tavoli di incontro e confronto. Quello della logistica è un settore da continuare a curare, anche per il futuro.”

Scioperi, picchetti e blocchi ai cancelli hanno richiesto numerosi interventi di ordine pubblico in orario notturno, portati avanti anche grazie al supporto dei reparti mobili della polizia di stato, giunti da varie parti d’Italia e dell’ausilio costante del reparto prevenzione crimine di Reggio Emilia. Ringraziamenti che il questore ha allargato anche a tutti gli amministratori locali e alle organizzazioni sindacali.

Arena ha poi illustrato alcuni dati, frutto del lavoro svolto in questi anni. Per quanto riguarda l‘immigrazione il numero di espulsioni totali eseguite è stato in costante crescita (238 nel 2015, 296 nel 2016, 297 nel 2017 e 21 dal 1 gennaio 2018 ad oggi).

La squadra mobile dal 2015 a oggi ha eseguito in totale 325 denunce e 104 arresti ( di cui 74 ordinanze di custodia cautelare) per reati contro il patrimonio, la persona o in materia di stupefacenti.

Inoltre vanno ricordate alcune recenti inchieste che hanno avuto profonda risonanza nel territorio, come quella relativa ai maltrattamenti in una struttura di accoglienza per disabili, sfociata nell’arresto di un sacerdote piacentino, e le indagini delle ultime settimane sull’omicidio di Ervin Tola, avvenuto la sera del 29 dicembre scorso in via IV Novembre.

L’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico nel solo anno 2017 hanno eseguito 391 denunce e 60 arresti. Inoltre hanno controllato 18mila 227 soggetti (dei quali 8mila570 stranieri) e 5mila 478 veicoli.

“Sono contento per l’attività che ho svolto, dal 1 febbraio torno ad essere un comune cittadino. Lascio con un velo di tristezza, ma sono grato del percorso fatto nella polizia di stato” conclude Arena. “A Piacenza siamo pochi, ma il grande vantaggio è che la qualità sopperisce alla quantità. Io ho avuto funzionari e collaboratori di qualità, nessuno si è mai tirato indietro.”

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