Teatro Gioco Vita al Piccolo Teatro di Milano con “Moun”

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Uno spettacolo che, nonostante tratti temi forti come l’abbandono, la ricerca delle proprie origini e la costruzione di sé, riesce a trasmettere al pubblico dei bambini, e non solo, un senso di grande serenità.

È probabilmente questa una delle chiavi del grande successo di “Moun” – portata dalla schiuma e dal vento, la produzione di Teatro Gioco Vita tratta da “Moun” di Rascal e dalle illustrazioni di Sophie, interpretata da Deniz Azhar Azari, con regia e scene di Fabrizio Montecchi e sagome di Nicoletta Garioni, che dal debutto avvenuto nel 2016 continua a raccogliere ampi consensi di pubblico e di critica in Italia e all’estero.

Forte di questo successo, lo spettacolo arriva quest’anno anche nella Stagione del Piccolo Teatro di Milano: sarà
in scena al Piccolo Teatro Studio Melato da mercoledì 28 febbraio a domenica 4 marzo. Per le scuole il 28
febbraio alle ore 9.45, il 1° marzo alle ore 9.15 e alle ore 11.15, il 2 marzo alle ore 9.45. Per il pubblico delle famiglie sabato 3 marzo alle ore 19.30 e domenica 4 marzo alle ore 16.

L’ospitalità al Piccolo si inserisce in una lunga tournée che in questa stagione teatrale 2017/2018 sta portando “Moun” in piazze prestigiose in Italia e in Francia. A partire da luglio, quando la creazione di Teatro Gioco Vita nell’allestimento in lingua francese è stata in scena dall’11 al 28 luglio al Festival di Avignone. Poi ancora in autunno molta Francia, con tappe a Bourg-en- Bresse e Le Pradet prima di arrivare a Parigi a La Villette. Qui lo spettacolo è stato programmato dal 1° al 3 dicembre ed ha segnato il ritorno nel prestigioso spazio teatrale parigino della compagnia d’ombre del Centro di produzione teatrale diretto da Diego Maj, dopo il successo ottenuto a La Villette con “Circoluna” nel periodo gennaio/febbraio 2017.

Dopo la Francia, l’Italia, dove la tournée di “Moun” ha toccato Vicenza, Bologna, Perugia, Modena, Novellara, Vignola e Torino, prima di fare ritorno oltralpe nei teatri di Evian, Chabons, Villard-Bonnot, Grenoble e Pont-en- Royan. Più recentemente lo spettacolo ha avuto una permanenza nel nordest dove è stato rappresentato a Gorizia, Mestre, Majano, San Vito al Tagliamento e Grado. Dopo il Piccolo Teatro di Milano, la tournée di “Moun” proseguirà sia in Francia (Toulouges, Céret, Cabestany, Thuir, Mougins, Mandeure, Héricourt, Moirans-en- Montagne, Maiche, Morteau, Lure e Tarbes) sia in Italia (Sesto San Giovanni, Calderara di Reno, Reggio Emilia). A Piacenza rivedremo la produzione di Teatro Gioco Vita al Teatro Filodrammatici il 26 e 27 marzo sempre alle ore 10 nel cartellone della Rassegna di Teatro Scuola “Salt’in Banco”, per gli alunni delle primarie.

In scena Deniz Azhar Azari, con l’assistenza del tecnico luci Giovanni Colombo, si confronta con molteplici linguaggi: teatro d’attore, d’ombre e danza. Le sagome di Nicoletta Garioni sono tratte dai disegni di Sophie. Le musiche sono di Paolo Codognola, le coreografie di Valerio Longo e i costumi di Tania Fedeli. Hanno lavorato al progetto produttivo – realizzato in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione – Anna Adorno (disegno luci), Federica Ferrari, Agnese Meroni e Francesca Donati, assistente (che con Nicoletta Garioni si sono occupate della realizzazione sagome), Sergio Bernasani (realizzazione scene), Helixe Charier (assistente alla regia).

LO SPETTACOLO – Ai genitori di Moun il loro paese, in preda alla follia della guerra, sembra ormai non offrire nessun futuro. Con un atto disperato decidono di abbandonare al mare l’unica figlia, nella speranza che, lontano dalla guerra, avrà una possibilità di salvezza. Moun attraversa l’oceano dentro una scatola di bambù e arriva “al di là” del mare, dove su una spiaggia un’altra coppia la trova, la porta in salvo e l’adotta. Moun cresce così in una famiglia che la ama, circondata da fratelli e sorelle.

Arriva però il giorno in cui le sono rivelate le sue vere origini e Moun si trova a fare i conti con la propria storia. Dopo tanto soffrire Moun capisce che “an-che dall’altro lato dell’oceano l’amavano”, e per regolare i conti con il suo passato decide di compiere un simbolico ritorno al paese natale. Affida al mare quello che di quel luogo possiede: la scatola di bambù, ma arricchita di tutto quello che lei ha amato nei suoi anni d’infanzia, ricordi di un “tempo dell’innocenza” in cui lei ignorava le sue radici. La scatola di bambù, che i genitori di Moun stringevano “contro il cuore” all’inizio del suo lungo viaggio, farà così ritorno a casa, dopo che Moun l’avrà anche lei stretta per l’ultima volta “contro il suo cuore.”

Uno spettacolo la cui leggerezza poetica è resa sulla scena da immagini d’ombra dai toni pastello, acquerellati, e da ritmi calmi e distesi, che donano un’atmosfera di pace che informa tutta l’azione scenica e anche la recitazione.

Foto Serena Groppelli

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