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“Mettiti nei miei panni”, un’esperienza da vivere in Cattolica

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Studiare all’università, incontrarsi con gli amici per scambiarsi gli appunti, in una lotta contro il tempo per seguire le lezioni, spostandosi da un’aula all’altra. E’ questa la normalità per tanti studenti di 20 anni, tanto da sembrare quasi scontata.

Per questo motivo l’università Cattolica del Sacro Cuore organizza, da alcuni anni, l’iniziativa “Mettiti nei miei panni”, con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani nei confronti delle difficoltà che affrontano i loro coetanei diversamente abili.

La manifestazione si è tenuta anche nella sede di Piacenza, dove alcuni ragazzi sono stati bendati o si sono seduti sulla sedia a rotelle e, accompagnati da alcuni compagni, hanno provato a muoversi lungo i corridoi della Cattolica. Da sempre sensibile sul tema, da tempo l’università ha attivato un servizio di inclusione, con un docente delegato del rettore, Luigi D’Alonzo, oggi a Piacenza.

“L’università Cattolica, grazie a questo servizio, mette a disposizione degli studenti disabili una segreteria e dei pedagogisti in grado di dare risposte competenti ai piccoli e grandi problemi che questi ragazzi possono affrontare – dice il professor D’Alonzo -. Giornate come questa servono a far sentire protagonisti i ragazzi con disabilità e a far sì che gli altri ragazzi possano comprendere le loro difficoltà quotidiane. E’ una bella esperienza, che stiamo organizzando a Milano da diverso tempo”.

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