Nuovo ospedale, Fd’I “Stralciare le aree della Pertite e Lusignani”

invita la Signora Sindaco e i Signori componenti la Giunta Comunale, anche alla luce di quanto sopra evidenziato:

A) a volere comunicare a tutti i soggetti sottoscrittori del Protocollo d’intesa – in premessa più volte evocato – il recesso dallo stesso, con specifico riferimento, e quindi limitatamente, alla possibile localizzazione del nuovo Ospedale sui compendi militari li indicati e denominati “Caserma Lusignani” ed “Ex Pertite” e ciò, oltre che per le criticità risultanti dalla relazione conclusiva del Gruppo di Lavoro incaricato, anche per quelle che seguono. Quanto alla Caserma Lusignani, indicata – al momento della sottoscrizione del protocollo – come dall’Amministrazione Comunale, la insufficiente dimensione dell’area (ancorché integrata da altra di possibile esproprio o cessione bonaria di circa 15.000 metri quadrati) determinerebbe la costruzione di un plesso ospedaliero di 7 piani fuori terra (quindi del tutto contrastante con il modello ospedaliero richiesto dall’Ausl), ne pregiudicherebbe da subito ogni possibilità di un futuro ampliamento, registrerebbe la presenza di spazi verdi al servizio della struttura di modestissime, quando non irrilevanti, dimensioni. Quanto al proiettificio “Ex Pertite”, risulta che, ad oggi, non è stata individuata alcuna area sulla quale trasferire la (della quale sono dettagliatamente specificate nel Protocollo d’intesa le caratteristiche) la cui realizzazione è per l’Autorità Militare, conditio sine qua non per rinunciare al predetto compendio. Al riguardo si osserva che la mancata individuazione dell’area per la realizzazione della citata pista si trascina da anni e rappresenta l’unica ragione per cui il Comune di Piacenza – nel succedersi degli amministratori – non e’ mai riuscito ad ottenere la disponibilità dell’Ex Pertite, ancorché fosse chiara la volontà dell’Ente di destinare ed utilizzare la stessa a verde, volontà ribadita in occasione della sottoscrizione del Protocollo che qui interessa (<…..ciò in relazione alla individuazione dell’area “ex Pertite” a verde pubblico attrezzato, definita anche da un percorso di confronto con la cittadinanza, come verbalizzato nel precedente iter negoziale di cui al protocollo siglato in data 9 dicembre 2014>) e rafforzata e chiarita dal Consiglio Comunale (deliberazione n. 23 del 10 Aprile 2017);

B) a volere richiedere – conformemente alla lettera del richiamato programma amministrativo del Sindaco di Piacenza – alla Regione Emilia-Romagna, o per essa all’Ausl, di indicare chiaramente, attraverso la presentazione di un progetto organico, che non può di certo ridursi a poche idee e qualche slides (delle quali due totalmente vaghe nelle indicazioni), , considerato anche che, sul piano politico, l’attuale maggiorana si riconosce pienamente negli impegni sanciti nel predetto programma (testualmente: ; );

C) a volere richiedere alla Regione Emilia-Romagna la sottoscrizione di un Accordo di Programma che, oltre a recepire ed attuare quanto previsto nella precedente lettera B), indichi in modo chiaro, in primo luogo, i tempi entro i quali si intenda concludere la realizzazione del nuovo ospedale, tempi che non possono di certo superare i 5-6 anni. In secondo luogo, in detto Accordo, dovrà essere chiaramente indicato l’impegno economico-finanziario della Regione al fine di consentire la realizzazione della struttura ospedaliera, e ciò chiarendo da subito che non è pensabile che oneri di qualsiasi tipo (in particolare: rate di mutuo o similari, derivanti da altre e diverse forme di finanziamento) gravino sul bilancio dell’Ausl di Piacenza, attese le criticità che quest’ultimo presenta e che la Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria ha, di recente, formalmente evidenziato. Detto Accordo dovrà, infine, stabilire criteri omogenei e definiti per l’individuazione – da parte del Comune di Piacenza, come richiesto dalla Regione Emilia-Romagna, dell’area sulla quale realizzare la nuova struttura ospedaliera, previo espletamento delle procedure relative alla richiesta di rivolta ai proprietari delle aree ubicate nel comune di Piacenza ed aventi i requisiti richiesti. In merito, dovrà essere nuovamente – o meno – confermato se l’obiettivo perseguito dalla Regione e dal Comune sia quello di valutare sia aree che prevedano nuovo consumo di suolo, sia aree che non prevedano un nuovo consumo di nuovo suolo (così dando piena attuazione ai principi espressi nella Legge Regionale 21 dicembre 2017, n. 24);

D) a volere, con sollecita urgenza, richiedere alla competenti Autorità la disponibilità alla sottoscrizione di un nuovo Protocollo d’intesa che consenta al Comune di Piacenza, – ferma restando l’attività tesa al trasferimento in proprietà al Comune dell’area ex Pertite in ragione delle norme sul cosidetto “federalismo demaniale” – di raggiungere anche gli altri obiettivi specificatamente indicati nel programma amministrativo presentato dal Sindaco di Piacenza, e segnatamente: .

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