Fondazione vittime reati, Tagliaferri (Fdi): “Via filtro politico dei sindaci in segnalazione casi”

Dare priorità a più casi di persone vittime di violenza, senza il filtro politico dei sindaci, che segnalano i fatti da prendere in considerazione alla Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati.

A interrogare la giunta sulla fondazione guidata da Carlo Lucarelli è il consigliere di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferri, che sottolinea come “fra le migliaia di reati contro la persona che avvengono in questa regione ogni anno, molti altri sarebbero quelli da prendere in considerazione, ma si tratta di pura e semplice scelta politica effettuata dai sindaci”.

Inoltre, il consigliere piacentino sottolinea come “le richieste accettate abbiano coinvolto 20 cittadini italiani e 24 stranieri. Questi ultimi rappresentano la metà dei destinatari nella violenza di genere e nelle gravi aggressioni, fino all’omicidio, e la maggioranza nei reati contro persone minorenni”, dunque “ritengo che purtroppo ci siano tantissimi altri casi che coinvolgono cittadini italiani che, forse per il minore rilievo mediatico suscitato, vengono completamente trascurati”.

Quindi Tagliaferri interroga la giunta per sapere “se fra i destinatari dei fondi erogati dalla fondazione siano presenti  appartenenti alle forze di polizia nazionali e alla polizia locale, in caso affermativo su quali anni e per quale importo erogato; quale valutazione intenda formulare la giunta sull’operato della fondazione e in particolare se ritenga ancora attuale il ruolo di filtro nelle segnalazioni dei casi assegnato dalla legge regionale ai sindaci; infine, se non ritenga doverosa una revisione della legge regionale 24 del 2003 per superare il filtro politico, costituito dalla segnalazione di un sindaco, a favore dell’individuazione di parametri oggettivi da utilizzare per destinare gli aiuti in modo obiettivo e trasparente, dando le stesse possibilità di avanzare una istanza a qualunque cittadino vittima di un crimine”. (Margherita Giacchi)

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