Come cambiare la scuola nel nuovo libro di Daniele Novara

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Esce oggi, nelle librerie, “Cambiare la scuola si può“, il nuovo libro di Daniele Novara. Il noto pedagogista e autore piacentino affronta la tematica scolastica con un punto di vista nuovo che può aiutare insegnanti e genitori a cogliere la ricchezza e le potenzialità di un’istituzione che spesso viene considerata pachidermica, irrecuperabile.

“Il libro presenta il mio metodo, ribattezzato maieutico in omaggio alle levatrici che tirano fuori, al posto di mettere dentro”, spiega metaforicamente Novara riferendosi alle dinamiche di insegnamento e di apprendimento.

“La scuola è un’occasione eccezionale per la vita. Ma non questa scuola”. Una prassi ideale sarebbe quindi “liberare la scuola dalle pratiche arcaiche. S’impara nella condivisione, attraverso l’esperienza concreta, con progressi costanti che devono essere incoraggiati e sostenuti”.

Da questo presupposto, nasce il laboratorio maieutico. “Una forma pratica di fare scuola, basata su processi generativi che attivano il lavoro comune per entrare nel merito delle cose”.

IL LIBRONessuna analisi sociologica della scuola, nessuna proposta di riforma o di ritorno al passato. Un nuovo metodo. Che parte dal togliere tutte le pratiche inerziali, quelle procedure che affondano le radici nella notte dei tempi di cui nessuno sa neanche più l’origine: rigida disposizione dei banchi, lezioni frontali, campanella, cortili piatti, intervallo nei banchi, note comportamentali, compiti a casa.

Tanti falsi miti della scuola tradizionale vengono finalmente svuotati dai loro presunti significati formativi. Un metodo maieutico, del tutto a costo zero, che sviluppa le risorse degli alunni mettendoli al centro, veri protagonisti dell’apprendimento nella comunità scolastica.

Un metodo liberatorio che rende inutili le crocette e le risposte esatte, l’ossessione dei voti e dei giudizi, il mito dell’ascolto magistrale e della ripetizione dei contenuti. Che propone l’apprendimento con e dai compagni, le domande maieutiche come forme generatrici e problematizzanti, il valore benefico dell’errore per imparare, la valutazione dei progressi e non degli sbagli. Usando il laboratorio maieutico come forma pratica di fare scuola, dove si affrontano problemi veri attraverso domande legittime. Una scuola dove s’impara divertendosi, nella sorpresa e nella creatività.

Cambiare la scuola si può (272 pagine, edito da Bur-Rizzoli) è destinato a creare un vivace dibattito ma soprattutto incita genitori e insegnanti a cercare nuove motivazioni, fornendo intanto alternative concrete e attuabili per ritrovare il senso autentico della scuola. Con un po’ di coraggio, entusiasmo e voglia di uscire dai soliti schemi.

NOTE SULL’AUTOREDaniele Novara, pedagogista tra i più noti in Italia, autore. Ha fondato il CPP (Centro psico pedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti). Ideatore del metodo maieutico nell’apprendimento e nella relazione d’aiuto. Docente del master di formazione interculturale presso l’Università Cattolica di Milano.

Autore di numerosi libri e pubblicazioni di successo, alcuni dei quali tradotti in varie lingue. In Bur-Rizzoli sono disponibili “Litigare fa bene” (2013), “Urlare non serve a nulla” (2014), “Meglio dirsele” (2015), “Punire non serve a nulla” (2016), “Non è colpa dei bambini” (2017), “I bulli non sanno litigare” (2018).

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