Loggione biancorosso e quel Piace che vola alto

LOGGIONE BIANCOROSSO (di Giovanni Pecoli e Carlo Politi)

La stracittadina si colora di biancorosso: e si vola.

loggione biancorosso

VISTA DALL’ALTO – 1919: l’anno comune di fondazione e nascita dei colori biancorossi da una parte e rossoneri dall’altra. Non ce ne vogliano i pochi sostenitori vicini allo sbandieratore solitario del Pro sugli spalti della tribuna sud, ma la storia parla biancorosso nel cuore di più di mezza città.

Il Piace, nella stracittadina (poiché di parlare di derby non vogliamo, il derby è quello con la Cremonese), sfodera un’ ulteriore prova di crescita e forza: va sotto 0-1 con una rovega ravvicinata di Nolè dovuta più ad una disattenzione difensiva – o chiamatelo momento di eccessivo relax della retroguardia biancorossa – che ad una prodezza degli avversari, ma poi reagisce da grande, con freddezza e nel giro di tre minuti raggiunge un pari fulminante con Troiani. Stacco imperioso, palla dove il portiere non può che vedere la sfera nella rete.

Quando poi Nicco (pedina fondamentale dello scacchiere, grandissimo acquisto davvero) si impadronisce della palla e, in una ripartenza degna di un centrocampista moderno, dai venticinque metri fa partire un siluro bello e preciso che si infila nel sette: un tiro che vale il sorpasso, un raddoppio che mette le ali ancora di più di tre sorsi di RedBull. Bravo Nicco, bravo davvero: l’inchino principesco che regali ai tifosi impazziti di gioia è la perla della serata al pari del tiro che hai fatto.

Il Pro ci Pro-va, scusate il giochino di parole ma era inevitabile, vogliamo sottolineare comunque come i giocatori rossoneri siano stati messi in campo bene, dignitosamente organizzati ed efficaci.

Ma il Piace non concede nulla, sa gestire il suo vantaggio con sapienza e, tra ammonizioni giuste e cambi, cori da primi in classifica e cori ironici di sfottò, conduce la partita sui binari a lei congeniali e il rigore è il premio di una condotta di gara precisa e lucida. Chirurgico Pesenti nella traiettoria: gol.

Il resto è pura cronaca. Al fischio finale si vola dal loggione per esultare e mostrare con orgoglio la sciarpata biancorossa, mentre il Piacenza vola ancora più in alto come un’aquila regale sicura della sua maestosità guardando di fronte a sé i rivali “concittadini” ormai sposi dell’incertezza.

Si continua a sognare, si continua a godere di una squadra veramente tosta e convincente. Bravi tutti.

IN&OUT

IN: Il Piacenza di oggi appare come una squadra matura, pienamente convinta dei propri mezzi, sicura, lucida. Sa quello che deve fare, sa come giocare, ogni giocatore ha un compito ben preciso e contemporaneamente conosce quello degli altri per cui i passaggi avvengono sempre sincronizzati e precisi. Non si fa prendere dal panico, sa aspettare e ripartire quando è necessario; senza orgasmo di riorganizza anche in caso di debacle o gol preso a freddo e con pazienza tesse la sua tela fatta di intelligenti iniziative e manovre perfette.

Ci piace sottolineare come la dirigenza, il direttore sportivo e l’allenatore abbiano davvero fatto un bel lavoro questa estate. E il risultato si vede: giocando così e ottenendo questi magnifici risultati la gente viene allo stadio più volentieri e aumenta di numero. Godiamoci il momento.

OUT: Non ce ne vogliano le persone che eventualmente tireremo in ballo con questo “out”, la nostra è una bacchettata sulle mani a chi, di fronte ad una squadra cittadina che viaggia a mille e ad una partita importante, decide comunque di stare a casa per vedere la piroetta di Ronaldo sui gol in Milan-Juventus.

Qualche volta venite anche al Garilli, ci si diverte anche li, ma scusate: il preferire vedere la partita di San Siro rispetto a quella di Piacenza vuol dire avere priorità diverse. E questo è un po’ triste. E poi una cosa: CR7 sarà CR7, ma AS7 è un gran bel vedere. Dai, vi perdoniamo, alla prossima però dovete esserci.

ACCADDE OGGI: L’11 Novembre 1984, un Piace targato Titta Rota impatta 0-0 in casa contro i canarini di Modena. Una partita di passaggio di Serioli e compagni in un campionato poi giunto allo spareggio di Firenze, un campionato comunque divertente,emozionante e di alta classifica: come questo.

Allora avevamo un bravo portiere, un gran bel centrocampo e delle ali interessanti. Come oggi. Allora lo spareggio per andare in B, oggi…scriviamo un finale convincente, tutti assieme, per il bene della città. Noi ci crediamo.

Alla prossima, cuori biancorossi.
#cipiaceilpiace

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