“Lux Perpetua” al Labirinto della Masone foto

Una notte di Halloween più alternativa di questa era davvero difficile trovarla, questo va ammesso. Il Labirinto della Masone non è certo nuovo a scelte radicali e poco mainstream: basti qui ricordare la serata “Danse Macabre” dell’anno scorso o l’ancor più definitiva notte della “Finis Mundi”, nel settembre 2016, con il live degli apocalittici Sunn O))) e un’esibizione di tamburi taiko dal monastero zen Fudenji e un’installazione video a cura del collettivo N!03 (“Apocalyptic video performance”), ovvero quanto di più lontano dal classico concetto classico di intrattenimento. Oppure i recenti concerti di Air e di Nathan Fake&Luke Abbott.

Questa volta nella cornice alquanto suggestiva di questo enorme labirinto di bambù – il labirinto più grande del mondo, che è anche un parco culturale, voluto da Franco Maria Ricci, editore e collezionista d’arte tra i più importanti nel panorama internazionale, ha voluto della pianura grassa e concimata del parmense – è andato in scena uno spettacolare e pirotecnico gioco di neon e di fari a opera del duo di artisti Quiet Ensemble, composto da Fabio di Salvo (audio-video) e Bernardo Vercelli (light designer).

Purtroppo le forti piogge hanno convinto gli organizzatori a limitare la zona interessata dai fasci di luce e dai raggi laser ai porticati che delimitano la grande corte centrale, dominati da un’imponente piramide in mattoni di ispirazione illuminista.

Tuttavia, la serata è presto decollata, anche grazie alla colonna sonora di atmosfera industrial: con l’aiuto di bobine di rame, di sensori e di amplificatori a tutto volume, è stato captato e diffuso il ronzio della corrente elettricita nei filamenti incandescenti delle lampade multicolori.

Per chiudere, nella Sala Bodoni i dj set di Jolly Mare e a seguire Marvin & Guy – con luci a cura del duo Quiet Ensemble, e in Sala Calvino a cura del collettivo L’ABC.

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