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Negri (Confcoop): “Sì a nuovi insediamenti logistici, portano lavoro”

“Come Confcooperative siamo favorevoli a un’ulteriore espansione della logistica sul nostro territorio, perché questo significa la creazione di nuove opportunità di lavoro che oggi difficilmente potrebbero essere sviluppate in altri comparti.

Per quanto ci riguarda siamo sempre disponibili per fornire il nostro contributo a un rilancio del protocollo sulla legalità nella logistica e pronti a discutere le nostre idee sui controlli e sulla qualificazione di chi vi opera”.

Daniel Negri, presidente provinciale di Confcooperative Piacenza, prende posizione sull’insediamento di un nuovo operatore a Roncaglia, decisione dell’amministrazione comunale che sta sollevando polemiche.

“Stiamo dalla parte di Palazzo Mercanti, perché spesso quando si tratta di logistica si parla di tutto tranne che dei numeri legati al lavoro e alle opportunità che nuovi insediamenti offrono”.

Stando a uno studio del 2015 di Fondazione ITL-Università Cattolica, un lavoratore su dieci a Piacenza è impiegato nel trasporto merci e nella logistica, per un totale di oltre 8500 addetti a cui bisogna sommare un consistente indotto fatto di fornitori difficilmente quantificabile”.

“Quando si contestano nuovi insediamenti dobbiamo sempre ricordare che si parla di un comparto che investe il 10 per cento dell’occupazione di tutto il nostro territorio”.

“La logistica dunque è fondamentale per la nostra economia, anche se ovviamente va monitorata con grande attenzione”.

“Ribadiamo con forza sempre crescente che tanti operatori dimostrano come si possa fare buona logistica rispettando i contratti di lavoro. Nella movimentazione dei magazzini sono impegnate da anni nella nostra provincia aziende conosciute che assicurano qualità”.

“Va detto a chiare lettere che le nostre cooperative associate sono i primi soggetti ad essere danneggiati dalle false cooperative (le cosiddette cooperative spurie) o da soggetti privati “apri e chiudi” che hanno inquinato il settore con fenomeni distorsivi del mercato, il cosiddetto “dumping contrattuale”.

“Ancora una volta dobbiamo sottolineare di essere stati i primi a evidenziare quelle che possiamo definire “situazioni oscure” in grado di danneggiare chi ha sempre rispettato le normative e continua a farlo””.

Quindi Negri conclude: “Siamo pertanto favorevoli al nuovo insediamento a Roncaglia, auspicando ci sia un pieno coinvolgimento del mondo imprenditoriale piacentino e attenzione al rispetto dei contratti di lavoro di settore”.

Commenti

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  1. Scritto da wally64

    Non ci vuole un genio per scoprire che la lostica ha portato solo lavoro di basso livello, dove non è certo richiesto un diplomato o men che meno laureato. A Piacenza servirebbero insediamenti produttivi innovativi, legati al mondo della meccatronica o della agricoltura avanzata (come già si sta facendo in Olanda o negli Stati Uniti ). Costruire un capannone per farci girare dentro un muletto conviene solo a pochi speculatori non certo alla nostra città.