Piacenza, un mercato per tornare protagonista IL COMMENTO

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Mancano ancora diversi giorni (ore 20 del 31 gennaio) alla chiusura del mercato invernale della compravendita dei giocatori, ma per il Piacenza il lavoro che si voleva, e doveva, fare è stato realizzato; anche se, come vuole la legge del mercato, può sempre esserci il colpo a sorpresa sia in entrata che in uscita, indipendentemente dai propri programmi.

Ebbene, il d.s. Luca Mateassi, che ha trovato nel presidente Marco Gatti e nel vice Roberto Pighi validi quanto generosi sostenitori, ha lavorato davvero bene seguendo logiche ed indirizzi tecnici nell’ottica di legittime ambizioni ed in un regime di sforzi sostenibili.

Naturalmente sarà il campo a dare il giudizio più attendibile e veritiero, ma questo fa parte, calcisticamente parlando, degli incerti del mestiere.

Il consuntivo delle prime 20 giornate di campionato (19 per il Piacenza) parla di 11 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte, con una classifica che arride ai biancorossi ma che, in verità, è un po’ anomala per l’elevato numero di recuperi ancora da disputare.

Il caso più clamoroso riguarda l’Entella che, forte di una sentenza del tribunale di Giustizia sportiva, si era attrezzata per disputare il campionato nella seria cadetta ma, dopo due mesi abbondante di vana attesa, ha dovuto ripiegare sul campionato di serie C e ora ha ben sei partite da recuperare.

In questo caso il primato in classifica del Piacenza è virtuale e ben difficilmente potrà restare tale dopo i recuperi effettuati. La considerazione, però, non deve pregiudicare la valutazione della prima parte di campionato della squadra biancorossa, il cui rendimento è stato spesso esaltante e, nel complesso, da ritenersi abbondantemente positivo;non sufficiente, però, per fornire garanzie di successo finale come nelle ambizioni societarie.

Un’analisi tecnica delle partite giocate aveva evidenziato due lacune in particolare. L’aver subìto troppe reti non per superiorità dell’avversario ma per errori dei nostri difensori alcuni schierati per necessità in non buone condizioni fisiche o di forma. Si poneva, quindi, la necessità di rinforzare il reparto inserendo un giocatore di garanzia e di provate capacità, requisiti individuati in Matteo Bachini.

Seconda considerazione riguarda le 4 sconfitte su 5 subite in casa. Tutte senza aver segnato una rete. Che il gioco di rimessa di Franzini si sviluppi meglio in trasferta che nelle partite casalinghe è un marchio di fabbrica del tecnico, ma che non si sia segnato una rete in 360’ (e più) era anche sintomo di una certa carenza di qualità negli attaccanti.

Se da Romero (protagonista in diverse occasioni) non ci si poteva attendere di più, da Fedato e da Pesenti non sono arrivate quelle prodezze che avrebbero potuto incidere sul risultato. Se entrambi possono rifugiarsi in qualche giustificazione, rimaneva la necessità di cambiare i protagonisti. Così i due partenti sono stati rimpiazzati dall’esterno (ala) sinistro Giovanni Terrani e dalla punta centrale Franco Ferrari. Due giocatori di ottima, se non eccellente, quotazione.

Terrani, in particolare, è un “pallino” di Franzini, che lo desiderava fortemente. Ferrari, invece, è un autentico ariete (193 cm d’altezza) proveniente dal Brescia ma già capace di realizzare 13 reti in serie C con la Pistoiese. In attacco, poi, si spera molto nel recupero dello sfortunato Corazza sulla via di guarigione dopo il grave infortunio.

Per il resto l’organico ci sembra molto ben dotato, con i vari Nicco, Sestu, Marotta, Della Latta, Di Molfetta, Troiano, Corradi, Barlocco, Cauz, Pergreffi, Silva, Spinozzi, Fumagalli ed altri.

Come giocherà tatticamente il nuovo Piacenza di Franzini? Il modulo dovrebbe essere ancora un 4-3-3, con Sestu a sostegno del centrocampo e suggeritore delle punte. Davanti alla difesa e sugli esterni il mister ha numerose e valide alternative con scelte che effettuerà a seconda delle circostanze e dell’avversario.

Il problema da cui dipenderanno i futuri risultati riguarderà la possibilità di far giocare i centrocampisti più vicino agli attaccanti senza compromettere la fase difensiva. Trovare, cioè, un altro Sestu a sinistra.

Questo Piacenza può dunque vincere il campionato e puntare alla promozione diretta senza passare attraverso gli infiniti play off? Naturalmente la domanda non può avere una risposta. Siamo, invece, certi che lo giocherà da protagonista e potrebbero essere decisivi i confronti diretti con Carrarese, Entella e Siena.

Luigi Carini

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