Dove si producono meno rifiuti pro capite? A Podenzano (Piacenza è solo 248esima in regione)

Emilia Romagna, nella speciale classifica dei Comuni che hanno prodotto meno di 100 kg di rifiuto procapite nel 2017 Piacenza città si colloca al 248esimo posto su 333 totali.

In provincia il Comune più virtuoso è Podenzano, seguono San Pietro in Cerro e Besenzone.

E’ quanto emerge dai dati elaborati nella classifica “Sotto il muro dei 100 kg: Comuni verso rifiuti zero”, organizzato dalla Rete Rifiuti Zero Emilia-Romagna in collaborazione con il WWF e Legambiente regionale e con l’EcoIstituto di Faenza, che premia i Comuni che, nel corso di un anno, hanno prodotto meno di 100kg di rifiuto procapite e si stanno dirigendo verso “i rifiuti zero”.

Podenzano è il primo comune piacentino presente in graduatoria, collocatosi al 24esimo posto con 100 kg di rifiuto procapite (quindi esattamente alla soglia dei 100 kg che premia i comuni più virtuosi); seguono San Pietro in Cerro al 60esimo posto (136 kg procapite) e poco dopo Besenzone con 139 kg procapite.

Per trovare Piacenza città invece bisogna scendere di poco meno di duecento posizioni, fino al 248esimo posto. La nostra città ha infatti fatto registrare nel 2017 un totale di 338 Kg procapite.

IL PREMIO

La 5° edizione del premio “SOTTO IL MURO DEI 100 KG: COMUNI VERSO RIFIUTI ZERO” pone l’attenzione verso un nuovo criterio di efficienza nella gestione dei Rifiuti Urbani, quello della “minimizzazione dei Rifiuti Non Riciclati”.

Criterio questo che punta alla eliminazione degli sprechi in sostituzione di quello incentrato sulle percentuali di raccolta differenziata ormai troppo manipolate dall’introduzione nei Rifiuti Differenziati sia dei Rifiuti Speciali assimilati che di rifiuti poi destinati allo smaltimento.

La prima edizione del premio, sui dati 2013, registrava solo due comuni con una produzione pro-capite annua sotto i 100 kg per abitante di Rifiuti Non Riciclati; la quarta edizione, dati 2016, tocca la soglia dei 10 comuni; l’edizione 2018, sui dati 2017, registra un vero e proprio exploit con 27 comuni che si aggiudicano il premio sotto i 100 Kg e ben 60 comuni che si attestano sotto i 150 Kg.

Occorre ricordare che la legge regionale di iniziativa popolare sulla riduzione dei rifiuti e per la promozione dell’economia circolare (L.R. 16/2015), proposta e promossa dalla Rete Rifiuti Zero, è stata emanata alla fine del 2015. Evidentemente dopo un anno di transizione e di trasformazione del servizio per raggiungere gli obiettivi, gli effetti si riscontrano nei dati del 2017. Il risultato va di pari passo sia col passaggio da Raccolta Stradale a raccolta Porta a Porta (da 74 a 111 comuni) sia con l’introduzione della Tariffa Puntuale da poche unità a 30 comuni (escludendo i comuni con sacchetto prepagato) di cui 29 Porta a Porta e 1 misto con calotta.

È evidente come il sistema di raccolta incida sul risultato. I vincitori del premio 2018 sono solo comuni con raccolta porta a porta e quasi tutti con tariffa puntuale, mentre fra i 100 e i 150 kg si trovano solo 10 comuni, 5 a calotta e 5 con raccolta mista. Nessuno degli altri comuni con raccolta tradizionale.

“RIFIUTI ZERO”

Secondo la definizione di Zero Waste International Alliance, Rifiuti zero è la conservazione di tutte le risorse attraverso la produzione responsabile, il consumo, il riutilizzo e il recupero di prodotti, imballaggi e materiali senza combustione e senza scarichi a terra, acqua o aria che minacciano l’ambiente o la salute umana.

Alla base della strategia Rifiuti Zero c’è il principio della gerarchia dell’Unione Europea: se un prodotto non può essere riutilizzato, riparato, ricostruito, rinnovato, rifinito, rivenduto, riciclato o compostato, allora deve essere ridotto, ridisegnato o rimosso dalla produzione. Per la strategia Rifiuti Zero tutti i materiali scartati da qualcuno diventano risorse per altri.

La Rete Rifiuti Zero Emilia-Romagna (aderente a Zero Waste Italy) è una libera aggregazione di “associazioni di protezione ambientale riconosciute” (art. 13 legge 8 luglio 1986, n. 349) e di comitati territoriali di base; i Comuni emiliano romagnoli aderenti alla “rete regionale” sono amministrazioni locali che hanno adottato con atto pubblico la strategia Rifiuti Zero sintetizzata nei Dieci passi verso Rifiuti Zero di Zero Waste Italy.

 

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