Sima – Tectubi, Murelli (Lega) “Preoccupata per i lavoratori”

“Dalla famiglia Malacalza proprietaria di Sima&Tectubi atteggiamento di indisponibilità” – è il commento della deputata piacentina della Lega Elena Murelli riportato in una nota stampa del 27 febbraio in merito alla questione della chiusura dell’azienda di Podenzano attiva nel settore Oil&Gas.

“Dopo la mia interrogazione in Commissione Lavoro, ho saputo dai sindacati che martedì è stata chiusa la trattativa con il liquidatore, ottenendo un buono uscita senza attivazione degli ammortizzatori sociali o di altri strumenti”.

“Il caso, quindi, – continua – si chiude qui, ma evidenzio indispettita come un’altra volta la famiglia Malacalza abbia chiuso un’azienda senza preoccuparsi dei territori e delle persone che per anni l’hanno fatta guadagnare. E ora abbiamo circa 40 dipendenti da ricollocare e un’altra azienda chiusa”.

Secondo quanto riportato dalla nota, Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro ha risposto all’interrogazione – formulata da Murelli il 26 febbraio (dopo il suo precedente intervento l’11 dicembre 2018) – facendo presente che “il Governo manterrà alta l’attenzione sulla vicenda fin qui esposta, continuando a monitorare gli ulteriori sviluppi al fine di valutare – qualora richiesto – ogni possibile soluzione volta a tutelare la posizione dei lavoratori”.

“La famiglia Malacalza – commenta poi Murelli – ha assunto una posizione di indisponibilità rispetto ad ogni ipotesi di dialogo costruttivo fra le parti, per una gestione condivisa e una soluzione ottimale della vertenza”.

“Sono preoccupata per i 40 dipendenti” – conclude – “tutte persone tra i 40 e i 50 anni che rischiano di restare senza un reddito, un ammortizzatore o la pensione. Incomprensibile l’atteggiamento dell’azienda, sebbene i Malacalza abbiano fatto la stessa cosa con l’azienda Omba, in Veneto”.

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