Piacenza celebra l’Unità nazionale “I nostri simboli ci aiutano a muoverci nel mondo moderno” fotogallery

Nell’imminenza del 17 marzo, 158° anniversario della proclamazione dell’Unità d’Italia, Piacenza celebra con due giorni d’anticipo – nella giornata del 15 marzo –  la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, con un duplice appuntamento.

Alla presenza delle massime autorità civili e militari del territorio, il Polo di Mantenimento Pesante Nord di viale Malta ha ospitato la cerimonia istituzionale aperta alla cittadinanza, a cui si sono uniti anche 300 studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado di città e provincia.

Agli alunni è stato affidato il compito di portare il grande tricolore realizzato dai genitori dei ragazzi che frequentano l’istituto comprensivo di Rivergaro: uno di loro ha dato il via alla cerimonia dell’alzabandiera.

“Oggi ricordiamo l’Unità di Italia con la cittadinanza e soprattutto con le scuole – ha detto durante la cerimonia il Generale Sergio Santamaria, direttore del Polo di Mantenimento Pesante Nord -, i bambini sono infatti il nostro futuro e devono essere loro a portare avanti i valori di questa giornata, ricordandosi che l’Italia non è sempre stata quella che conosciamo oggi. Una volta era divisa, contesa da altri Stati, e solo grazie ai nostri avi, che hanno sacrificato la loro vita, possiamo oggi avere questa bellissima patria”.

Sull’importanza della presenza dei bambini e delle scuole alla celebrazione hanno concordato anche il sindaco Patrizia Barbieri e il prefetto Maurizio Falco.

“Ritengo questa giornata possa essere un momento in cui i bambini partecipano attivamente – ha sottolineato Barbieri – ricordando, ma anche comprendendo, i significati del nostro inno e della nostra bandiera, in modo da sentirsi parte della nostra storia e quindi del nostro futuro”.

“Questa celebrazione è un modo importante per stare insieme come comunità, soprattutto con i ragazzi che sono i destinatari del nostro messaggio – ha poi aggiunto Falco -. Oggi vogliamo far capir loro che in questo mondo c’è un continuo rimando tra territorio e globalizzazione e che per “navigare” attraverso le difficoltà che ci troviamo ad affrontare dobbiamo rimanere attaccati alle nostre tradizioni e ai nostri simboli. In questo senso la nostra bandiera e l’inno nazionale non sono fatti retorici, ma strumenti che ci possono aiutare a muoverci nel mondo di oggi”.

Nel pomeriggio, alle 17, le celebrazioni continueranno al salone monumentale di Palazzo Gotico con una “lectio” aperta al pubblico del brigadiere generale Sergio Santamaria sull’Unità d’Italia.

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