L’Emilia non perde alunni grazie agli stranieri, alle elementari di Piacenza sono il 26,6 %

Ci saranno quasi settantamila alunne e alunni in meno nelle aule italiane da settembre.

Un calo generalizzato sui banchi ma che non riguarda le scuole dell’Emilia Romagna, unica regione in controtendenza in Italia: a settembre porterà 1484 alunne e alunni in più nelle sue aule.

E Piacenza nel quadro regionale spicca ancora una volta per la presenza di alunni stranieri. Nelle nostre scuole elementari il 26,6 % degli iscritti è di nazionalità straniera, il 23,5 % alle medie e il 15,7 % alle superiori.

Lo conferma “La Stampa” che analizza i dati sulle iscrizioni scolastiche dell’anno 2019-2020. I numeri delle iscrizioni in Emilia Romagna vedono un più 1,7 alle medie e un più 2,3 alle superiori rispetto all’anno passato, il calo interessa solo le elementari con un meno 1,8.

Ma nel resto del paese l’emorragia di alunni preoccupa soprattutto i sindacati della scuola per la ricaduta sugli organici del prossimo anno.

Il calo degli iscritti al prossimo anno è “il frutto del normale andamento demografico che risente dei periodi di crisi economica e poi si riflette sulla popolazione scolastica. Alla luce di questo, stiamo valutando di aprire un dialogo per rivedere i parametri sulle autonomie scolastiche in maniera più tarata sul territorio”, ha commentato il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti.

“La Stampa” riporta che dalle tabelle sulle iscrizioni risulta che al prossimo anno si sono iscritti 69.256 studentesse e studenti in meno, un calo dello 0,9% che assume dimensioni diverse se si considera l’andamento degli ultimi tre anni, in diminuzione costante e crescente.

Oltre 45mila in meno nel 2016-17 rispetto all’anno precedente. Altri 67.754 in meno nell’anno successivo e 75.215 quest’anno scolastico rispetto al precedente. In totale si sono persi 188.583 alunne e alunni nei quattro anni scolastici a partire dal 2015-16, con un calo del 2,4%.

Le altre tabelle sulle proiezioni nel futuro non sono confortanti: mostrano un calo di 369.057 studenti nei prossimi cinque anni in tutt’Italia, quasi quanto una città come Bologna o Firenze.

Il record negativo spetta alla Basilicata dove da settembre entreranno nelle aule 1742 studentesse e studenti in meno, un calo del 2,23%, in Calabria 5418 con un calo dell’1,96%, in Puglia 11.202 in meno con un calo dell’1,91% e in Campania altri 15.535 in meno con un calo dell’1,77%. In totale nelle regioni del Sud si perdono 48.570 alunne e alunni, il 70% del totale italiano.

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