Ancora un morto sul lavoro, 68enne schiacciato da un bancale

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Ancora un morto sul lavoro, il secondo in provincia di Piacenza nel giro di tre settimane.

A perdere la vita un uomo di 68 anni, Domenico Bossalini, che secondo una prima ricostruzione stava lavorando a una pressa nell’azienda Petrol Raccord, all’interno della zona industriale di Ponte Trebbia di Calendasco (Piacenza).

L’allarme è scattato poco prima delle 8 del 21 maggio, quando i soccorsi sono stati chiamati sul posto; per l’operaio, rimasto schiacciato da un bancale di ferro per cause in corso di accertamento, i sanitari non hanno purtroppo potuto fare altro che constatare il decesso.

Sul posto l’auto medica del 118 e l’ambulanza della Croce Rossa di San Nicolò, insieme ai carabinieri, ai vigili del fuoco e al servizio medicina del lavoro. La vittima – in pensione e impiegata con contratto “a chiamata”, come affermato dai sindacati nella ricostruzione dell’accaduto – risiedeva a Podenzano e nella stessa azienda era al lavoro anche il figlio.

Solamente lo scorso primo maggio la nostra provincia era stata teatro di un altro infortunio mortale: vittima un operaio bergamasco 50enne rimasto schiacciato da un blocco di cemento mentre era al lavoro all’interno di una corte agricola in località Chiavenna Landi di Cortemaggiore.

I SINDACATI “FERMIAMO SPIRALE DI MORTE SUL LAVORO” – “Le nostre condoglianze ai parenti e la nostra piena messa a disposizione in un momento così tragico”. Le segreterie provinciali di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil con una nota testimoniano la vicinanza ai famigliari dell’operaio piacentino di 68 anni che ha perso la vita a seguito di un tragico infortunio sul lavoro.

“Questa mattina – scrivono – siamo stati sul posto di persona. Lo abbiamo fatto per renderci conto di cosa fosse successo e, soprattutto, per stare vicino ai colleghi sgomenti e distrutti di fronte alla morte di una persona stimata e ben voluta oltre ogni immaginazione. 

La forza, in momenti come questo, si trova sostenendosi gli uni agli altri. L’azienda conta oltre 80 dipendenti nel sito produttivo, ed insieme ai lavoratori abbiamo deciso di convocare nei prossimi giorni un’assemblea aziendale. Questi tragici fatti, inoltre, ci hanno spinto a convocare un Attivo Unitario dei delegati Fiom, Fim, Uilm della Provincia di Piacenza per lunedì 3 giugno”.

“Tutti – proseguono – abbiamo un ruolo nella sicurezza sul lavoro. E proprio per ridurre i rischi e far sì che non si ripetano infortuni mortali sul lavoro occorre rilanciare l’azione di consapevolezza sul tema che passa da: assemblee aziendali, Attivi unitari e dallo sciopero del 14 giugno che ha salute e sicurezza sul lavoro al centro della piattaforma rivendicativa”.

“Questo, siamo convinti, è certamente il momento della riflessione e del silenzio. Ma non basteranno mai le lacrime per cambiare le cose, serve da parte di tutti uno “scatto” sulla sicurezza sul lavoro. Da subito, tutti insieme, ognuno per la sua parte: dobbiamo fermare qui e ora una spirale di morte sul lavoro che somiglia a un bollettino di guerra anche per il territorio piacentino – che solo il 1 maggio ha vissuto una tragedia del tutto analoga a quella del 21 maggio”.

“Tutti – concludono  siamo coinvolti nella sicurezza sul lavoro. E a partire proprio dal mondo del lavoro dovrà essere rilanciato un percorso di consapevolezza che richiami ognuno alle proprie responsabilità: aziende, istituzioni e tutti noi. Mai più tragedie sul lavoro. Mai più”.

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