Elezioni, Ghilardelli “Europa più forte con la Lega”

Manuel Ghilardelli, 42 anni, sindaco di Ziano ed ex assessore della Provincia di Piacenza, è il candidato piacentino alle elezioni europee del 26 maggio per la Lega nella circoscrizione del Nord Est (Emilia-Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige).

“La mia candidatura è nata grazie all’esperienza acquisita negli anni come amministratore – spiega Ghilardelli -, sia come sindaco di Ziano che come assessore in Provincia. Ho deciso di mettere a disposizione della Lega le mie competenze e la mia voglia di fare. Questo appuntamento elettorale rappresenta una sfida importante perché per la prima volta Piacenza può riuscire ad avere un proprio rappresentante a Bruxelles”.

Quali saranno le sue priorità, una volta eletto all’Ue?

La prima cosa che farò, in caso di elezione, sarà l’istituzione di una task force dedicata a aziende ed enti del territorio, per agevolare l’accesso ai contributi erogati dall’Unione Europea.

Una proposta, questa, che nasce dalla sua esperienza come amministratore? 

Spesso i piccoli Comuni non riescono ad accedere a questi fondi perché non hanno le competenze necessarie per istruire le pratiche, perdendo così opportunità che andrebbero a beneficio dell’intero territorio. La mia proposta va proprio in questo senso, fungendo da facilitatore tra le amministrazioni locali e l’Europa.

Non sempre, però, le aziende vedono l’Ue come un’opportunità

Sul fronte delle imprese, il mio impegno sarà massimo nel difendere non solo le produzioni agricole, promuovendo la tracciabilità dei prodotti e delle materie prime, ma anche il settore manifatturiero, che qui a Piacenza è una vera eccellenza. Il made in Italy va tutelato e sostenuto.

Sul fronte politico, invece, c’è chi sostiene che l’avanzare di partiti sovranisti possa portare a una disgregazione dell’Europa

In realtà la Lega può contrastare questa situazione. L’Europa che abbiamo adesso non va bene, è suddita solo di Germania e Francia. Sostenere la Lega può aiutare l’Italia a contare di più, a dare una sterzata a questo assetto. Dobbiamo recuperare lo spirito originario che ha portato alla nascita dell’Ue, e il nostro obiettivo non è di certo quello di disgregare quando piuttosto creare l’Europa delle Regioni. Questo ci consentirebbe, ad esempio, di eliminare i paradisi fiscali di paesi come il Lussemburgo, Paese che ha dato i natali, tra l’altro al presidente della commissione europea Jean Claude Junker, così come di creare un esercito europeo, a tutela dei nostri confini, invece di lasciare questo compito ai singoli stati, come accade per noi in Italia. Non possiamo più essere lasciati soli a gestire l’immigrazione, con l’arrivo continuo di clandestini sul territorio.

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