Le Alfa Romeo scendono in piazza a Bobbio nel ricordo di Paolo Lanati fotogallery

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Resta vivo nella memoria degli “alfisti” il ricordo dell’ingegnere piacentino Paolo Lanati, che ha legato indissolubilmente la sua carriera al celebre marchio del Biscione.

E così anche quest’anno, nonostante una giornata tutt’altro che primaverile, in tanti non hanno voluto mancare a Bobbio all’evento “Il cuore dell’Alfa”, diventato ormai un appuntamento fisso per gli appassionati dello storico marchio milanese, dove Lanati – scomparso nel 2014 – rimase per 35 anni diventando responsabile del settore Progettazione Motori: è lui il “papà” del motore 3.2 V6 24v, dei V6 Turbo e dei motori 4 cilindri Twin Spark.

Una sessantina (per oltre cento partecipanti) le vetture della casa di Arese arrivate nella mattinata di domenica 26 maggio in Valtrebbia, rimaste in esposizione in Piazza San Francesco: dalle “vecchiette” – solo anagraficamente, ma sempre in gran spolvero – ai modelli di più recente produzione.

Con una protagonista particolare: l’Alfa 6, di cui ricadono quest’anno i 40 anni dalla presentazione. La vettura all’epoca non ottenne il successo commerciale sperato, ma può vantarsi di essere la prima spinta dal V6 progettato da Giuseppe Busso, considerato uno dei migliori sei cilindri a V mai realizzati e rinominato il “Violino di Arese” per il suo sound.

Proprio all’Alfa 6 è stato dedicato un approfondimento con una conferenza tenuta all’auditorium Santa Chiara dal giornalista e scrittore Fabio Morlacchi, grande esperto di Alfa Romeo, alla quale hanno partecipato Stefano Agazzi di Fca, insieme a tecnici, designer e collaudatori che hanno curato la nascita e lo sviluppo dell’ammiraglia della casa del Biscione.

Un pranzo in compagnia ha chiuso una bella giornata tutta dedicata ai motori.

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