Periodo favorevole per i prestiti: tassi di interesse vicini al minimo storico

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Chiunque abbia in progetto di richiedere un prestito per fronteggiare una spesa inaspettata ed ingente può cogliere questo momento storico propizio, caratterizzato da tassi di interesse bassi, vicini al minimo storico.

Tramite il contratto di prestito, si instaura tra l’istituto di credito ed il cliente un rapporto di credito, in forza del quale il primo versa la somma richiesta in favore del secondo, che a sua volta sarà tenuto alla restituzione del capitale maggiorato di interessi, mediante la corresponsione di rate mensili, in numero e ammontare predeterminato al momento della stipula.

Secondo delle indagini compiute in questa prima metà del 2019, continua il trend positivo registrato nel mese di febbraio durante il quale il mercato finanziario ha assicurato agli interessati una serie di offerte particolarmente vantaggiose rispetto al passato, con un valore che si attesta circa del 6%.

Chiaramente occorre aver riguardo alle differenti tipologie di prestito, in quanto ciascuno è dotato della propria specificità, anche in relazione ai costi connessi, e vive un proprio momento storico: basti pensare che crescono i finanziamenti per la ristrutturazione degli immobili ed al contempo calano quelli per l’acquisto di automobili. Al momento non sono previsti mutamenti nei mesi a seguire, fermo restando che ciascuna banca o finanziaria può rimodulare le percentuali come ritiene opportuno.

Costi del finanziamento – Il ribasso del tasso di interesse applicato al singolo finanziamento va indubbiamente ad incidere sul costo complessivo del finanziamento a carico del beneficiario. Ma non è l’unica variabile.

Al momento della comparazione delle varie offerte presenti sul mercato i fattori di cui tener presente sono il Tan (Tasso Annuo nominale) ed il Taeg (Tasso Annuale Effettivo Globale). Il primo rappresenta la misura percentuale del tasso di interesse “puro” ovverosia la misura degli interessi calcolati sul capitale prestato.

Il secondo, invece, allude al costo totale del finanziamento, omnicomprensivo di tutte le voci a carico del beneficiario, si pensi alle spese di istruttoria, agli oneri fiscali, alle eventuali spese assicurative previste o, ad esempio, ai costi relativi all’introito della rata mensile. Sono pertanto due valori percentuali differenti che non devono essere confusi dall’interessato al momento della scelta del prestito più conveniente in base alla propria situazione.

A tal fine è certamente utile richiedere formalmente dei preventivi di prestito presso gli istituti bancari a cui si è interessati, recandosi fisicamente alla filiale più vicina oppure utilizzando appositi tool disponibili online.

Prestiti Inps (ex Inpdap) – Risultano in aumento le richieste di finanziamento di pensionati o lavoratori pubblici che abbiano aderito alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, con un’anzianità almeno quadriennale (guida ai Prestiti Inpdap su http://www.calcoloprestito.org/guida/inpdap). In particolare tra le tipologie di finanziamento INPS più diffuse rientrano il piccolo prestito, i prestiti pluriennali o il prestito per la nascita di un figlio.

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