Vigor, il patron Rossetti “Annata positiva. Veronese? Vorremmo continuare con lui”

Tempo di bilanci e nuovi programmi in casa Vigor Carpaneto, formazione piacentina che ha chiuso con successo la seconda esperienza consecutiva e della storia in serie D.

Alla riga del totale, i biancazzurri hanno concluso l’avventura nel girone D al settimo posto condiviso con l’Adrense a quota 47 punti, due in più rispetto alla precedente annata siglando così il record societario di punti nella quarta serie. Due i tecnici che si sono succeduti nell’arco della stagione, prima Stefano Rossini, poi Marco Veronese.

A tirare le somme  è il presidente della Vigor Giuseppe Rossetti, che inizia anche a guardare al futuro, mentre nel frattempo martedì sera la squadra – insieme alla dirigenza e agli immancabili tifosi – si è ritrovata per la cena di fine stagione nella Club house biancazzurra al centro sportivo “San Lazzaro” di Carpaneto.

“Come ho detto più volte – afferma Rossetti – non posso lamentarmi, il bilancio è più che positivo. Con il senno di poi è vero che per buona parte dell’anno abbiamo accarezzato anche posizioni ancora migliori in classifica, ma è giusto essere umili; tiriamo la riga e il bilancio va benissimo”.

Quindi aggiunge. “Gli aspetti maggiormente positivi risiedono nel gruppo che si è formato: sembrano parole di routine, ma i ragazzi hanno fatto vedere di aver dato il massimo. I momenti più belli sono legati al Modena: il debutto stagionale nell’incredibile cornice del “Braglia” e il ritorno a Carpaneto con un successo per 3-0 giocando un calcio spettacolare. I più brutti? La prima parte del girone di ritorno dopo quell’impresa, che forse ci ha scaricato o forse ci siamo posti male noi. Questo ha portato poi a un esonero e a una perdita di autostima da parte dei ragazzi, mentre all’andata era stata una vera e propria cavalcata trionfale per una squadra come la nostra”.

Poi c’è stata l’era-Veronese. “Ero molto scettico se cambiare o meno guida tecnica, con il senno di poi è stata una scelta azzeccata, perché ha dato una scossa alla squadra, che ha ripreso autostima. La prima squadra è anche una vetrina per il nostro settore giovanile, a cui teniamo molto e che sta crescendo grazie a un lavoro importante. Tre ragazzi (Bonini, Pontoglio e Carisetti) hanno esordito in serie D, Manna e Avanzini sono stati un po’ meno fortunati. Non è facile far combaciare vittorie giovanili e crescita, ma credo che da noi ci sia un bell’equilibrio: sono molto contento anche del nostro vivaio”.

All’orizzonte, il terzo anno in serie D da programmare. “Nel mio dna c’è sempre la volontà di migliorarsi, ma bisogna anche capire che esiste un limite. Ai ragazzi, però, non porrò limiti e mi piacerebbe un campionato convincente. Spero di confermare lo zoccolo duro del gruppo, che rappresenta anche un po’ la piacentinità, e migliorare tutti assieme nel gioco, nei risultati e nella società. Nei prossimi giorni inizieremo i colloqui con i protagonisti della scorsa stagione. Mister Veronese? Vorremmo continuare con lui; l’allenatore e lo staff tecnico saranno sicuramente la prima pietra per la costruzione della nuova squadra”.

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