Cibo scaduto e “lavoro nero”: quasi 10mila euro di multa per due bar

Cibo scaduto, lavoro “in nero”, scarso igiene e telecamere non autorizzate: scattano sanzioni per quasi 10mila euro per due locali in Val Trebbia.

L’operazione è stata condotta dai Carabinieri della Compagnia di Piacenza nell’ambito del programmato servizio coordinato “Periferie Sicure”, a cui ha collaborato anche personale specializzato del NAS di Parma e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Piacenza.

Nell’ultima settimana sono stati dieci in totale gli esercizi controllati. A Gragnano il primo bar “fuorilegge”: secondo quanto riferito dall’Arma il titolare del locale è stato denunciato “per installazione di sistema di videosorveglianza senza autorizzazione” e segnalato all’Ausl poiché è stata riscontrata “la mancanza dell’attestato di formazione personale di alimentarista”. Sono state poi riscontrate alcune violazioni amministrative “per la presenza di un lavoratore “in nero”, per carenze igienico sanitarie e per mancata applicazione delle procedure di controllo “HACCP” per un totale di 4.800 euro”.

Stessa sorte è toccata al titolare di un pub a San Nicolò a Trebbia – aggiungono i carabinieri – a cui sono state date le medesime sanzioni. Alla fine nei due locali sono stati sequestrati 25 kg di prodotti alimentari scaduti e privi delle informazioni relative alla tracciabilità.

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