Aperto il bando per il piccolo commercio “Un sostegno concreto a 13 comuni piacentini più isolati”

Fino al 2 settembre sarà possibile per le piccole e medie imprese presentare domanda per accedere ai contributi del bando regionale da 800 mila euro a sostegno del piccolo commercio nelle più svantaggiate.

“Avevamo promesso di rendere più efficaci le misure a sostegno del piccolo commercio nelle aree montane e periferiche a rischio spopolamento, e così è stato – spiega il consigliere regionale Gian Luigi Molinari, relatore del progetto di legge sugli esercizi polifunzionali approvato dall’Assemblea legislativa nel 2017 –. Sostenere queste attività significa mantenere vive le comunità a cui offrono un prezioso servizio”.

“Il bando, da 800 mila euro, (400mila euro per il 2019 e 400mila euro per il 2020), prevede l’assegnazione di contributi per progetti di insediamento e sviluppo di attività in aree a rarefazione commerciale. Si tratta di zone caratterizzate dalla presenza di massimo 3 esercizi per meno di 3.000 abitanti (ovvero con un rapporto di desertificazione dello 0,003%). Sono comprese anche quelle aree con meno di 350 abitanti e un solo esercizio commerciale attivo”.

Le aree sono state individuate dagli stessi Comuni: in Emilia-Romagna sono 462 su 39 comuni in 6 province (24 sono comuni montani). “I Comuni sotto la provincia di Piacenza che hanno comunicato interesse sono il Comune di Cadeo, di Castel San Giovanni, di Ferriere, di Brugnatella, di Vernasca, di Cerignale, di Piozzano, di Fiorenzuola D’Arda, di Farini, di Rottofreno, di Alta Val Tidone, di Zerba e di Ponte dell’Olio – aggiungono Molinari e la collega in Regione Katia Tarasconi – che 13 comuni del piacentino abbiano attivato l’iter per consentire ai propri commercianti di utilizzare questa opportunità ci riempie di orgoglio. Non risolviamo minimamente gli enormi problemi del piccolo commercio, ma oltre alle dichiarazioni di solidarietà proviamo a fare qualcosa”.

Molinari aggiunge: “Finanziare interventi al 50% è raro di questi tempi, ma siamo pronti ad aprire un altro bando destinato a sostenere l’attività di questi piccoli negozi, riconoscendone il ruolo non solo commerciale ma anche sociale. La Regione Emilia-Romagna è pioniera in questo settore e aver seguito in prima persona la legge mi rende ancora più felice”.

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