Prc sul nuovo ospedale: “Come? Dove? Quando? Con quali soldi?”

Pubblichiamo la nota del Partito della Rifondazione Comunista – Circolo R. Luxemburg di Piacenza sulla costruzione del nuovo ospedale di Piacenza

Come Rifondazione Comunista fin da subito ci siamo detti contrari alla costruzione di un nuovo ospedale, soprattutto dal momento che i progetti ipotizzati prevedevano una diminuzione dei posti letto e, di conseguenza, di posti di lavoro. Con una città in continua crescita e la durata media della vita in aumento togliere posti letto, invece di riammordernare l’attuale struttura, ci pare semplicemente irresponsabile.

Purtroppo però le ultime amministrazioni la pensano in maniera diametralmente opposta e il progetto è proseguito speditamente fino alla scelta dell’area in cui costruirlo. A questo punto, infatti, l’attuale amministrazione guidata dal Sindaco Barbieri ha dimostrato di saper gestire al meglio la situazione: da quando la Giunta si è insediata ha dato il via a un infinito – almeno finora – balletto di inchieste e interviste a proprietari di ampie aree edificabili, più o meno vicino alla città (dall’area dell’ex Pertite, al quartiere Besurica, da La Verza alla Farnesiana).

A oggi, dopo ben due anni, ancora non si sa dove potrebbe sorgere il nuovo ospedale e se l’amministrazione Barbieri volesse davvero realizzare tale impresa per noi inutile, dovrebbe finalmente prendere una decisione definitiva e iniziare i lavori, altrimenti rimarrebbe come sempre mera propaganda.

A questa ormai eterna incertezza, si è aggiunto lo stanziamento di 50 millioni di euro in tre anni da parte dell’Ausl per ristrutturare la sanità piacentina, che verrebbero detrattai dai 250 ipotizzati per gli interventi dei prossimi anni. Ciò implica che il finanziamento per la costruzione di un nuovo ospedale sia decisamente minore rispetto a ciò di cui si è sempre parlato. La nostra richiesta, dunque, è che il Sindaco e la Giunta chiariscano finalmente cosa vogliono fare della sanità cittadina e quanti soldi ci sarebbero a disposizione.

Sperando che non siano troppo impegnati a pulirsi la coscienza dai recenti scandali giudiziari, chiediamo una semplice dichiarazione definita che spieghi alla cittadinanza cosa sarà del nostro futuro.

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