"In cento per Gianni", l’appello per la candidatura di D’Amo

"In cento per Gianni: perchè proponiamo D’Amo alle primarie del centrosinistra". Si intitola così l’appello, firmato appunto da cento persone, a sostegno della candidatura di Gianni D’Amo alle primarie del centrosinistra in vista delle prossime comunali

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"In cento per Gianni: perchè proponiamo D’Amo alle primarie del centrosinistra". Si intitola così l’appello, firmato appunto da cento persone, a sostegno della candidatura di Gianni D’Amo alle primarie del centrosinistra in vista delle prossime comunali che sarà presentata ufficialmente sabato 15 ottobre dalle ore 18, all’Auditorium Sant’Ilario. Interverranno Piergiorgio Bellocchio,  Maura Bruno, Gianfranco Dragoni, Giacomo Vaciago, coordinati da Francesca Sofia Chiapponi.

Questo il testo dell’appello

Siamo persone con radici ideali, esperienze professionali, storie politiche diverse. Sentiamo l’esigenza di partecipare alle scelte politico-amministrative che riguardano la nostra città, senza conferire deleghe in bianco a rappresentanze precostituite. Pensiamo che le primarie di coalizione del Centro-sinistra, attivando un processo di partecipazione dei cittadini in un momento di crisi profonda della politica, siano lo strumento migliore per scegliere il candidato Sindaco più autorevole. Le primarie consentono di costruire tra tutte le componenti civico-politiche che vi partecipano il giusto clima di fiducia e lealtà, sollecitano il dibattito pubblico (“le primarie delle idee”), aiutano a ridefinire le coordinate valoriali, culturali e programmatiche di uno schieramento alternativo all’alleanza Berlusconi-Bossi. Sono la premessa per far vivere davvero un’esperienza politico-elettorale aperta e plurale, di pari dignità e reciproca responsabilità, senza ospiti né padroni di casa. Le primarie fanno bene alla democrazia, la democrazia fa bene al Centro-sinistra e all’intera città: per questo esprimiamo apprezzamento per l’impegno alle primarie di coalizione (da tenersi a dicembre o gennaio prossimi), assunto a giugno dalla Direzione del Partito democratico piacentino.


Ci accomuna oggi la valutazione che Gianni D’Amo possa svolgere una funzione di raccordo tra società e politica, fornire voce pubblica a una vasta area di impegno diffuso, delusa dai partiti così come sono. Consigliere comunale, promotore dell’associazione “cittàcomune” (impegnata a riaffermare che cultura e politica devono procedere di pari passo, se non vogliono irrimediabilmente impoverirsi), ha attraversato la lunga e appassionata militanza a sinistra con onestà intellettuale, senza abiure e trasformismi. Insegnante e organizzatore culturale, nell’ultimo decennio ha mostrato di essere un amministratore competente e onesto, disponibile ad ascoltare e imparare (dai cittadini e anche dagli avversari), in grado di affrontare i problemi sia in termini di pubblica utilità, che di pratica realizzabilità, valutando costi e benefici. Gianni D’Amo ha dato prova di determinazione e equilibrio in momenti difficili dell’esperienza amministrativa, dalla vicenda ex Acna agli anni di tenace opposizione a un nuovo grande Palazzo di uffici comunali, assumendo posizioni scomode ma lungimiranti. È una persona indipendente, che dice quello che pensa e si sforza di fare quello che dice. Per questo lo sollecitiamo a proporsi come candidato Sindaco alle primarie di coalizione.
 

È necessario fare le primarie del Centro-sinistra, è bene che Gianni D’Amo vi prenda parte.

Con lui condividiamo alcune convinzioni di fondo, che qui proponiamo in estrema sintesi. Qualità e dignità del lavoro, difesa intransigente del territorio e dell’ambiente, dispiegamento dei processi di coesione sociale e cooperazione nel rispetto delle identità culturali di ciascuno vanno perseguiti insieme. L’agire economico di vero e durevole successo è sempre anche un agire etico, orientato oltre il vantaggio momentaneo, in progetti di lungo respiro, nei quali intelligenze e competenze delle donne e degli uomini sono ciò che conta veramente. Le relazioni tra gli uomini e con l’ambiente circostante si determinano reciprocamente: disprezzo di sé e del prossimo e degrado di ciò che ci circonda vanno a braccetto. Non possediamo altra vera ricchezza, altra linfa, che i tesori ereditati dal passato, assimilati e continuamente ricreati da noi. Conservare e far vivere oggi, anche con l’uso intelligente delle nuove tecnologie, ciò che natura, cultura e storia ci hanno consegnato è il progetto più ambizioso e il vero grande “affare” del Terzo millennio.

A Gianni D’Amo chiediamo di incentrare la riflessione programmatica per la Piacenza futura sul diritto-dovere dei giovani a una vita libera e piena, in dignità e responsabilità, oggi, non in un domani che non arriva mai. La vera emergenza italiana nell’Europa odierna è la chiusura di fatto nei confronti delle giovani generazioni. Una nuova speranza può camminare solo con l’intelligenza critica e la passione delle giovani e dei giovani piacentini, nelle cui mani è il futuro della città.   

L’appello completo di tutti i firmatari su http://cittacomune.blogspot.com/

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