Una mano lava l'altra

Una mano lava l’altra – La salute vien ridendo”

25/05/19

: Centro commerciale Gotico - Centro Commerciale Gotico, Via Emilia Parmense, Piacenza, PC, Italia - Inizio ore 17

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Indossano un naso rosso e un camice colorato, sfoderano il loro miglior sorriso e lo fanno per aiutare i bambini ricoverati nei reparti pediatrici a non sentirsi in ospedale. I clown-dottori professionisti hanno un compito delicato e veramente impegnativo.

Sabato 25 maggio (ore 17) saranno ospiti del commerciale Gotico, nella piazzetta centrale, all’interno del centro, e proporranno uno spettacolo comico, un misto d’intrattenimento e animazione realizzato dai clown dottori, Luca Isidori e Matteo Ghisalberti.

“La salute vien ridendo” è un progetto iniziato da una collaborazione che dura dal 1997, nato grazie alla volontà del reparto di Pediatria e neonatologia dell’ospedale di Piacenza con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano. L’ospedalizzazione per un bambino è un’esperienza molto difficile, avviene un distacco dalla propria casa, dalla famiglia, dai propri amici e dai ritmi e dai tempi quotidiani, una situazione che determina la rottura di relazioni interpersonali.

I piccoli pazienti sono sottoposti a cure ospedaliere che possono limitare i loro movimenti e quindi avere meno scelte. La comicoterapia stempera e sdrammatizza le paure e le ansie che un ricovero genera sia nei bambini sia nei genitori migliorando la qualità della degenza e il rapporto medico-paziente-nucleo familiare.

Il Clown Dottore è un operatore socio-sanitario professionale che applica le conoscenze della Gelotologia: lo studio della risata e dei suoi effetti. Lavora rigorosamente in coppia con un altro clown dottore, per cambiare il segno delle emozioni negative delle persone che vivono un disagio sanitario. Il suo compito è di sdrammatizzare le pratiche sanitarie, trasformare le emozioni negative, quali paure, rabbia, delusione, tristezza, per virarle al positivo, verso il sorriso, il coraggio, la speranza e la gioia.

Entrano totalmente in relazione con il bambino per valorizzare e giocare con la parte sana dei piccoli degenti. Il dottore-clown, non fa diagnosi, non compila cartelle cliniche e non ha facoltà taumaturgiche, non guarisce sostiene il bambino nella malattia. Nella sua formazione riceve nozioni di psicologia dell’Età Evolutiva e Relazionale, di psicologia dell’igiene, procedure ospedaliere, nozioni di gelotologia, d’igiene mentale e tutta la parte artistica di clowneria -improvvisazione teatrale, marionette, musica, microprestidigitazione, umorismo etc.-, così da poter rendere il proprio intervento il più mirato possibile a seconda del paziente.

Le trasfusioni sono di cioccolata, le siringhe fanno bolle di sapone e i fiori giganti, appuntati sui camici spruzzano acqua, così il bambino riesce a sdrammatizzare la tanto temuta figura del medico e a prendere familiarità con le procedure terapeutiche.

Il clown-dottore è goffo e con la sua semplicità fa ridere tutti, entra nella stanza del bambino solo se è lui a invitarlo, senza alcuna costrizione. La possibilità di scegliere dà al bambino ospedalizzato la forza e la possibilità di scaricare le sue paure ma anche le sue tensioni e frustrazioni.

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