Piacenza, cresce il reddito pro capite (+0,9 %), nonostante la crisi 

Nonostante la crisi a Piacenza il reddito pro capite aumenta. Lo dicono i dati dell’Osservatorio di Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli in Emilia Romagna, presentato a Bologna. Nell’anno appena concluso il reddito per abitante disponibile è stato di 21.125 euro, con una crescita dello 0,9%

Più informazioni su

Nonostante la crisi a Piacenza il reddito pro capite aumenta. Lo dicono i dati dell’Osservatorio di Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli in Emilia Romagna, presentato a Bologna. Nell’anno appena concluso il reddito per abitante disponibile è stato di 21.125 euro, con una crescita dello 0,9% rispetto ai 20.947 del 2009. Un risultato poco al di sotto della media regionale (21.769 euro), e comunque ben al di sopra di quella nazionale.

A livello provinciale si notano differenze significative nella distribuzione del reddito: Bologna rappresenta l’area in cui si registra il reddito disponibile pro capite più elevato (23.122 €, con una crescita dell’1% rispetto ai 22.884 del 2009), seguita da Modena (a quota 22.312 €, che fa registrare un incremento dell’1% nei confronti ai 22.092 € dell’anno precedente). Rimini (con 21.801 €, +1,1% rispetto ai 21.574 €del 2009) e Forlì (che passa dai 21.447 € del 2009 ai 21.610 € del 2009, con una crescita dello 0,8%).

Leggermente inferiore, ma sempre ben al di sopra della media nazionale, il reddito registrato a Parma (che passa dai 21.404 del 2009 ai 21.517 € del 2010, con una variazione di +0,5%), a Ferrara (con 21.133 €, +3,3% rispetto ai 20.458 del 2009),  a Ravenna (a quota 21.011 € del 2010, contro i 20.905 dell’anno precedente) e Reggio Emilia (con 20.180 €, -1,4% nei confronti dei 20.467 del 2009).
 
Le cifre del comparto mobili hanno inciso maggiormente sui bilanci familiari, dopo le spese per auto nuove. Bologna è la realtà più consistente, in termini di volumi di spesa, con 294 milioni di € destinati a questo genere di beni durevoli; seguono Modena (con 211 milioni di €), Reggio Emilia (149 milioni di €) e Parma (127 milioni di €). Importanti anche i volumi registrati a Ravenna (che fa segnare consumi per 127 milioni di €), Forlì (con 116 milioni di €), Ferrara (110 milioni di €), Rimini (99 milioni di €) e Piacenza (88 milioni di €).
 
I circa 388 milioni di € impiegati nell’acquisto di elettrodomestici bianchi e piccoli acquistati in Emilia Romagna sono così suddivisi: 87 milioni sono stati impiegati a Bologna, contro i 62 milioni di Modena, i 46 milioni di Reggio Emilia, i 39 di Parma, i 35 di Forlì, i 34 di Ravenna, i 32 di Ferrara, i 27 milioni di € di Rimini e, infine, i 26 milioni di Piacenza.
 
Per quanto riguarda l’acquisto di elettrodomestici bruni,è sempre Bologna a far registrare i consumi più elevati con 95 milioni di €. Seguono Modena, con 67 milioni di €, Reggio Emilia con 51 milioni, Parma (42 milioni). Chiudono la classifica Forlìcon 38 milioni di €, Ravenna (a quota 37 milioni di €), Ferrara (35 milioni), Rimini (30 milioni di €) e Piacenza, con 28 milioni di €.
 
Il comparto informatica, infine, che nel complesso in Emilia Romagna nel 2010 valeva circa 170 milioni di €, ha registrato consumi complessivi di circa 38 milioni di € a Bologna, 27 milioni a Modena, 20 milioni a Reggio Emilia, 17 milioni a Parma, 15 milioni di € a Forlì e Ravenna, 14 milioni a Ferrara, 12 milioni a Rimini e, infine, 11 milioni di € a Piacenza.
 
Nel complesso il recupero sperimentato nel 2010 dall’economia emiliano – romagnola, dopo la fase recessiva del 2009, è stato più veloce della media nazionale come di molte regioni dell’area settentrionale. La penalizzazione maggiore viene dal comparto della mobilità, che subisce un calo dell’8.4% per l’acquisto di auto nuove (-8.9% quello medio nazionale), con cadute più forti a Piacenza (-14.2%) e Parma (-13.9%), più contenute a Reggio Emilia (-4.4%) e Modena (-4.8%).

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.