Appalto mense Asl, Pollastri (Pdl): "Piu’ attenzione e trasparenza"

È pervenuta da parte dell’Assessorato alla Salute la risposta ad un’interrogazione del Consigliere Pollastri circa l’appalto delle cucine dell’Ospedale di Piacenza che tante polemiche aveva sollevato nei mesi scorsi.

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Comunicato stampa del consigliere regionale Pdl Andrea Pollastri

È pervenuta da parte dell’Assessorato alla Salute la risposta ad un’interrogazione del Consigliere Pollastri circa l’appalto delle cucine dell’Ospedale di Piacenza che tante polemiche aveva sollevato nei mesi scorsi sia per le modalità con cui era avvenuto, con la denuncia della Cooperativa Copra la cui offerta, scartata dalla Commissione, era scomparsa dagli archivi dell’ASL, sia per i risultati ottenuti, poiché, come denunciato da diversi utenti, i cibi non risultavano essere di particolare qualità.

In merito a questo secondo aspetto l’Assessorato ha chiarito che le lamentele raccolte riguardavano “La temperatura dei cibi, l’aspetto di alcune pietanze e la presenza di goccioline di condensa sulla superficie interna delle pellicole che chiudono il contenitore del cibo sottoposto a rigenerazione”.
Per porvi rimedio l’ASL di Piacenza ha posto in essere tre azioni: “Formazione del personale delle cucine per diffondere la conoscenza delle nuove tecnologie e tempistiche di lavoro, ottimizzazione dei tempi di consegna ai vari reparti, armonizzazione dei tempi di produzione affinchè la preparazione del pasto completo non risenta di tempi morti che incidono sula qualità complessiva del prodotto finito.”
“Sono soddisfatto – spiega Pollastri – della sollecitudine dimostrata dall’Assessorato e dall’ASL che hanno voluto prendere in considerazione le lamentele degli utenti ed hanno cercato di individuare e risolvere le cause del malcontento, tuttavia ritengo che questi problemi potevano essere evidenziati e risolti prima di attivare il servizio perché, se è vero che, come cita la risposta, “Nelle fasi di avvio di un nuovo servizio è necessario e fisiologico un periodo di taratura”, è altrettanto vero che questa “taratura” non può avvenire sulla pelle degli utenti, tanto più se, come in questo caso, si trovano in una già precaria condizione di salute.”
“Auspico, pertanto, – chiosa – che questa vicenda sia d’esempio per l’assegnazione dei prossimi appalti affinchè vi sia più attenzione, sia nella trasparenza del metodo sia nei risultati, e invito la Regione e l’ASL a continuare a vigilare affinchè la qualità dei pasti nelle strutture sanitarie piacentine continui a migliorare.”

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