Fiorenzuola, bando per il Piano Operativo comunale

 La giunta del Comune di Fiorenzuola d’Arda ha approvato l’avviso pubblico per la redazione del POC, il Piano Operativo Comunale.

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Fiorenzuola – Piacenza La giunta del Comune di Fiorenzuola d’Arda ha approvato l’avviso pubblico per la redazione del POC, il Piano Operativo Comunale.
Il sindaco Giovanni Compiani osserva che “Con l’avviso pubblico per la selezione delle aree da inserire nel Piano Operativo Comunale, prosegue il completamento degli strumenti urbanistici che ci dovranno trovare preparati per dare un impulso allo sviluppo dell’economia della nostra città, delle imprese, dell’edilizia compresa quella sociale. Ci dovranno inoltre consentire il raggiungimento dei dodici obiettivi strategici che, nell’ambito del PSC, l’Amministrazione comunale si è data: il parco dell’Arda, il potenziamento dei poli sportivi, l’ampliamento dei cimiteri, le passerelle ciclopedonali sull’Arda, la nuova sede della Polizia Municipale, il ciclodromo al Molinetto, il parco nel quartiere Posta Cavalli, il nuovo canile, il palazzetto polifunzionale. Su come raggiungere questi obiettivi, su come indicare le aree e realizzare la perequazione urbanistica potevano anche esserci vie diverse: attraverso l’avviso pubblico e la regolamentazione per la selezione, abbiamo scelto la strada della massima trasparenza cercando di coniugare gli interessi pubblici con quelli privati in una sinergia che serva ad una Fiorenzuola sempre più di qualità”.
L’assessore alla Pianificazione territoriale Carla Danani ritiene “che questo bando sia una bella novità sia per il metodo, sia per il contenuto. L’avviso pubblico per l’acquisizione delle proposte non è una modalità obbligatoria per legge, ma una nostra scelta. Nella prospettiva di costruire una bella città solidale, il ruolo della politica è di fare sintesi creativa e trasparente per condizioni migliori per tutti: a entrare nel POC sarà chi offrirà, in modo del tutto ufficiale, il maggior vantaggio per tutta la città; le proposte andranno discusse pubblicamente, nel consueto atteggiamento di ascoltare, comprendere, comporre, decidere e rendere ragione. Per la prima volta si chiede a chi entra nel POC un impegno all’attuazione: proprio perché non si tratta di un fatto privato del singolo proprietario o costruttore, ma di qualcosa che riguarda tutta la città, proprio perché la concorrenza tra proposte sia veritiera, si richiede la sottoscrizione di un accordo (ex art. 18, come previsto dalla legge regionale) e una fideiussione che garantiscano al 50% gli interventi che fanno acquisire punteggio alla proposta. Per quanto riguarda i contenuti, sottolineo la rilevanza della connessione tra interventi dei privati e opere di interesse collettivo. Questa Amministrazione imposta così in modo trasparente, equo e solidale l’attuazione del nuovo strumento urbanistico: lasciando poi correttamente ai prossimi amministratori che usciranno dalle urne a maggio il compito di  comporlo nelle sue priorità secondo gli indirizzi politici che li caratterizzeranno.”

Cosa è il POC? Il Piano Operativo Comunale, è lo strumento per l’attuazione graduata nel tempo del Piano Strutturale Comunale. La L.R. n° 20/2000 “Disciplina generale sulla tutela e l’uso del territorio” prevede la predisposizione del POC quale strumento urbanistico che individua e disciplina gli interventi di tutela e valorizzazione, di organizzazione e trasformazione del territorio, da realizzare nell’arco temporale di cinque anni, negli ambiti e nelle aree ad essi assoggettati dal PSC vigente. Il POC è predisposto in conformità alle previsioni del PSC e non può modificarne i contenuti.
Chi può partecipare al bando. Ai sensi dell’art. 6 delle Norme di PSC, i soggetti che hanno titolo a presentare proposte, in forma singola o associata, per le finalità di cui al successivo paragrafo sono: 1. proprietari/soggetti aventi la disponibilità degli immobili e delle aree da trasformare urbanisticamente, per i quali il PSC prevede l’inserimento nel POC come condizione per l’attuazione (es. aree di espansione, aree di riqualificazione urbana); 2. proprietari/soggetti aventi la disponibilità degli immobili e delle aree destinati dal PSC a dotazioni territoriali (es. infrastrutture, attrezzature e spazi collettivi, aree parco/forestazione e di compensazione idraulica); 3. proprietari/soggetti aventi la disponibilità di aree sulle quali intendano realizzare impianti di distribuzione dei carburanti; 4. soggetti titolari di piani particolareggiati in corso di attuazione, che intendano presentare varianti, anche avvalendosi di eventuali previsioni di PSC più favorevoli di quelle di PRG. La scadenza per la presentazione delle domande è a 60 giorni dalla data di pubblicazione della delibera di giunta: quindi il 9 aprile 2011 alle ore 12.00

Indirizzi per la redazione del POC. L’avviso pubblico esplicita alcuni indirizzi generali che l’amministrazione si dà e dichiara per la redazione del POC, ed alcuni indirizzi specifici che fanno riferimento invece alla suddivisione delle proposte e all’articolazione del POC in 3 sezioni: sezione A, ambiti di trasformazione produttiva (nel PSC denominate come ASP-C; ASP-AR); sezione B, ambiti di trasformazione residenziali (ANS); sezione C: ambiti di riqualificazione (AR; ACS-AR). Indirizzi generali: la redazione avverrà tenendo conto: 1) della programmazione di un’ordinata attuazione delle previsioni contenute nel PSC e in particolare della contestuale realizzazione e completamento degli interventi di trasformazione e delle connesse dotazioni territoriali e infrastrutture per la mobilità, 2) dell’applicazione dei criteri di perequazione, 3) della sostenibilità ambientale, 4) dello stato di attuazione delle previsioni di piano in tema di infrastrutture per l’urbanizzazione degli insediamenti, attrezzature e spazi collettivi e dotazioni ecologiche ed ambientali, nuovi insediamenti e aree di riqualificazione, 5) dell’indicazione degli obiettivi di sviluppo e trasformazione e del dimensionamento, previsti nel PSC, da attuarsi nel quinquennio, 6) dell’indicazione delle priorità rispetto alle opere pubbliche da finanziare con l’apporto di capitali privati (gli ’obiettivi strategici di dotazione territoriale’ e opere pubbliche con riferimento al piano triennale degli investimenti). Indirizzi specifici Sezione A: il POC si prefigge un riordino delle funzioni produttive, l’attrazione di nuovi iniziative imprenditoriali industriali e artigianali, ad alto valore aggiunto, occupazionale e di innovatività, ed a basso impatto ambientale, il consolidamento delle filiere produttive esistenti sul territorio (in particolare quella meccanica e di quella alimentare). Rispetto alle dotazioni commerciali sono obiettivo precipuo: la realizzazione del “polo scambiatore” e lo sviluppo delle dotazioni di Porta Parma, in particolare di quelle oggi non presenti sul territorio comunale, in quanto esse comportano la contemporanea riqualificazione dell’asta della via Emilia e la dotazione di compensazioni in termini di dotazioni territoriali strategiche per la collettività, che ne costituiscono l’adeguata forma di perequazione territoriale. Dimensionamento: si prevede di inserire nel POC un totale di +/- 40% del quantitativo di aree previste per la destinazione produttiva e commerciale. Tali limiti dimensionali possono essere elevati nel caso in cui vengano presentate concrete proposte imprenditoriali di rilievo per il territorio nei termini degli obiettivi sopra descritti. Indirizzi specifici Sezione B: il POC si prefigge l’attuazione di ambiti a destinazione residenziale in percentuale di intorno al del 35% del totale della previsione di attuazione della funzione residenziale. È infatti obiettivo precipuo della Amministrazione la sostenibilità sociale-territoriale-ambientale-economica del piano; in questa direzione, diventano criteri la riduzione del consumo di suolo, la compattazione dell’urbanizzazione e la previsione di alloggi a canone/costo accessibili a tutte fasce della popolazione. Quest’ultimo obiettivo rende necessario che il mercato disponga sia di congrue previsioni di edilizia sociale, sia di un’offerta di alloggi al mercato libero che possa essere concorrenziale: ne consegue l’opportunità di prevedere nel POC non solo una adeguata dotazione di ambiti di riqualificazione, ma altresì una adeguata dotazione di ambiti di trasformazione residenziale, da prevedersi nel dimensionamento di circa il 40% del totale della previsione residenziale che sarà attuata nel POC. Verranno privilegiate le previsioni di espansioni residenziali che offriranno le migliori e contestuali dotazioni, in comparto o fuori comparto, di luoghi/spazi destinati alla fruizione collettiva. Indirizzi specifici Sezione C: nel perseguimento dell’obiettivo della sostenibilità, l’Amministrazione prevede di privilegiare l’attuazione degli ambiti di riqualificazione, nella misura di circa il 60% del totale della previsione residenziale. Tale obiettivo di massima verrà a ridefinirsi sulla base delle effettive proposte che verranno presentate, tenuto conto che nel caso di tali ambiti si interviene su situazioni che configurano diritti edificatori già consolidati: la disponibilità percentuale rimanente potrà comunque essere considerata disponibile alla previsione di nuove espansioni. Si intende privilegiare la riqualificazione degli ambiti particolarmente sensibili ad una riconfigurazione architettonica armonica del tessuto edilizio e di alcuni squarci cittadini di particolare valore per la dimensione percettiva e fruitiva del paesaggio urbano. Si considerano di particolare interesse le riqualificazioni che offriranno contestualmente l’opportunità di un riprogettazione e di una sistemazione della via Emilia come strada urbana, di cerniera tra centro storico e tessuto consolidato recente e prima periferia e tra est ed ovest del tessuto urbano.
Criteri per la selezione delle proposte. Verranno attribuiti dei punteggi alle proposte pervenute e quindi effettuata la selezione, secondo le diverse sezioni, sulla base di alcuni  criteri che vengono esplicitati nel bando. 1) Qualità urbanistica, architettonica, ambientale: efficacia urbanistica, ambientale e sociale delle azioni previste, in relazione agli obiettivi generali del PSC; livelli di prestazione conseguibili dalle opere in relazione ai requisiti edilizi volontari (risparmio energetico, sostenibilità ambientale, ecc.); 2) Coerenza con la programmazione temporale della pianificazione: equilibrata ripartizione nel territorio comunale degli interventi; cronoprogramma dell’attuazione degli interventi previsti all’interno ed eventualmente all’esterno del comparto. 3) Qualità sociale: apporto dei singoli interventi in termini di risposta ad esigenze economico-sociali infrastrutturali e/o ambientali, conseguenti alla realizzazione e alle dotazioni territoriali associate agli interventi previsti; implementazione del patrimonio pubblico di aree senza dover ricorrere alle procedure espropriative; contributo alla realizzazione di opere pubbliche come da piano triennale delle opere pubbliche.
 

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