Dave Douglas & Brass Ecstasy al Nicolini 

Anche in quest’ottava edizione Piacenza Jazz Fest conferma la proficua collaborazione con la kermesse itinerante Crossroads, curata da Jazz Network e giunta alla sua dodicesima edizione: le due rassegne, infatti, propongono in coproduzione il concerto Dave Douglas & Brass Ecstasy

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La manifestazione Piacenza Jazz Fest 2011, che si fregia del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed è organizzata dall’Associazione culturale Piacenza Jazz Club, con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Regione Emilia-Romagna e con il contributo del Comune di Piacenza e di altre realtà istituzionali e imprenditoriali del territorio, prosegue sabato 2 aprile con due concerti serali e una masterclass pomeridiana.
 
Anche in quest’ottava edizione Piacenza Jazz Fest conferma la proficua collaborazione con la kermesse itinerante Crossroads, curata da Jazz Network e giunta alla sua dodicesima edizione: le due rassegne, infatti, propongono in coproduzione il concerto Dave Douglas & Brass Ecstasy, in programma alle ore 21.15, presso il Salone del Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza (Via S. Franca 35; concerto fuori abbonamento, biglietteria serale dalle ore 20.00). Sul palco Dave Douglas alla tromba, Luis Bonilla al trombone, Marcus Rojas alla tuba, Vincent Chancey al corno francese e Nasheet Waits alla batteria.
 
Il trombettista e compositore statunitense Dave Douglas, leader originalissimo, si presenta in quintetto con un progetto che è un dichiarato omaggio a Lester Bowie e alla sua “Brass Fantasy”; non a caso ben tre dei musicisti che lo affiancano (Luis Bonilla, Marcus Rojas e Vincent Chancey) sono stati componenti del gruppo di Bowie. La formazione, completata dal batterista Nasheet Waits, ha al suo attivo un cd, Spirit Moves, consigliato dalla stampa di settore come uno dei migliori del 2010. Il critico Aldo Gianolio ha giustamente rilevato che lo spirito e la sonorità del gruppo di Bowie vengono mantenuti intatti, ma al tempo stesso si avverte una componente intellettuale e virtuosistica prettamente “douglasiana”.
 
Dave Douglas elabora gli stili di Clifford Brown, Booker Little e Miles Davis. Come i migliori artisti contemporanei, sfrutta la sua profonda conoscenza della tradizione, coniugandola con quell’urgenza espressiva tipica del jazz contemporaneo e inglobando i linguaggi musicali più disparati, dal klezmer al folk balcanico, dall’avanguardia più radicale alla musica elettronica, senza rinunciare ai ritmi e alle armonie del jazz. L’incontro con John Zorn (quartetto “Masada”) e le collaborazioni con Myra Melford, Uri Caine e Don Byron, rappresentano tappe importanti della sua crescita artistica. Con i dischi Sanctuary (1997) e Soul on Soul (2000), Douglas ha conquistato il primo posto nei più prestigiosi referendum internazionali.
 
Nel pomeriggio, alle ore 15.30, in collaborazione con il Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza, Dave Douglas terrà una masterclass presso l’Aula 14 del Conservatorio stesso (Via S. Franca 35), a frequenza libera e gratuita: una straordinaria opportunità per suonare e imparare con un trombettista di fama internazionale.
 
La serata del Piacenza Jazz Fest prosegue con il dopofestival al “Milestone” di Piacenza (Via Emilia Parmense, 27), sede del Piacenza Jazz Club, che alle ore 23.45 ospiterà il concerto del gruppo Sugar Pie & The Candymen (ingresso libero con tessera Piacenza Jazz Club o Anspi; il primo set avrà inizio alle ore 22.30, il secondo set di dopofestival inizierà alle ore 23.45, seguito da Jazz DJ Set, fino alle ore 02.00). Georgia Ciavatta, alias “Sugar Pie”, una voce matura e tecnicamente spettacolare, guida i suoi Candymen, ovvero Jacopo Delfini e Renato Podestà alle chitarre e cori, Alex Carreri al contrabbasso e Roberto Lupo alla batteria, in uno spettacolo frizzante e raffinato. Il quintetto, nato nel 2008 dalle esperienze professionali e artistiche dei cinque musicisti, si diverte a riarrangiare le canzoni del momento e gli evergreen della musica pop e della discomusic nello stile delle orchestre da ballo degli anni ’30 e ‘40. Gli arrangiamenti, infatti, sono curati per ricreare le atmosfere retrò da club di quegli anni, con sofisticate armonie vocali, accompagnate dai ritmi tipici e danzerecci dello swing, del mambo, del samba e del boogie woogie. Nel repertorio si trovano sorprendentemente affiancati Christina Aguilera e Ray Charles, i “Clash” e Frank Sinatra, i “Led Zeppelin” e Prince, Gloria Gaynor ed Ella Fitzgerald. La band si è esibita in diverse occasioni, in Italia e all’estero, riscuotendo successo e apprezzamento per l’eleganza e l’originalità della proposta. Il gruppo ha pubblicato di recente il cd Hobos, che raccoglie celebri motivi pop-rock e include, inoltre, ben sette brani originali.
 
Piacenza Jazz Fest prosegue domenica 3 aprile con una giornata di studi intitolata “Louis Armstrong e Miles Davis: due trombe allo specchio”, in programma al “Milestone” di Piacenza dalle ore dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00 (frequenza libera e gratuita) e organizzata da Piacenza Jazz Club in collaborazione con SIdMA – Società Italiana di Musicologia Afroamericana. La giornata si chiuderà alle ore 18.00 con il concerto Royal Garden Blues: Giampaolo Casati alla tromba e Riccardo Zegna al pianoforte.

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