Primo Maggio unitario e senza comizi. Le foto della manifestazione foto

E’ stato un Primo Maggio partecipato, con circa 300 persone raccolte in piazza Mercanti dopo il corteo. Una manifestazione dedicata quest’anno al 150esimo anniversario dell’unità d’Italia e intitolata “Noi l’Italia e il lavoro”

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E’ stato un Primo Maggio partecipato, con circa 300 persone raccolte in piazza Mercanti dopo il corteo. Una manifestazione dedicata quest’anno al 150esimo anniversario dell’unità d’Italia e intitolata “Noi l’Italia e il lavoro”.

Il corteo si è mosso alle 9.30 da piazzale Genova (luogo del concentramento) e ha attraversato il corso Vittorio Emanuele II fino a raggiungere piazza Mercanti dove era stato allestito un palco per gli interventi finali. A metà strada sono state deposte alcune corone di fiori davanti al “Dolmen”, il monumento alla Resistenza di Piacenza, per commemorare i morti sul lavoro. Alla testa del serpentone, i segretari dei sindacati confederali: Paolo Lanna (Cgil), Marina Molinari (Cisl) e Massimiliano Borotti (Uil). Presente anche il segretario regionale della Cgil Vincenzo Colla.

Dietro di loro gli spezzoni di Cgil, Cisl e Uil che hanno sfilato in silenzio mentre boati e pugni chiusi si alzavano dalla coda del corteo dove si erano posizionati i militanti della Federazione della sinistra. “Gastronomia operaia, cannibalizzazione, coltello, forchetta, mangiamoci il padrone”; ”Contro Marchionne e il capitale, sciopero generale”, hanno scandito i militanti della sinistra radicale piacentina alludendo allo sciopero generale indetto dalla Cgil il prossimo 6 maggio.

“L’iniziativa del 6 maggio è coerente con il messaggio che vogliamo mandare al governo e alle imprese – ha detto Paolo Lanna – : il lavoro è un valore e un diritto sancito nel nostro ordinamento e di conseguenza va difeso con tenacia, per questo siamo molto soddisfatti della partecipazione di tutti i sindacati, perché questa è la festa dei lavoratori”. La coesione sindacale piacentina è stata sottolineata anche dal segretario Cisl: “Nella nostra città abbiamo mantenuto l’unità dei sindacati ed è molto importante essere presenti insieme per questo primo maggio del 150esimo anniversario dell’unità d’Italia”.

Niente comizi a fine corteo ma alcune letture eseguite da esponenti sindacali, studenti, lavoratori, precari e pensionati che si sono avvicendati sul palco alla presenza dell’assessore comunale Ignazio Brambati e quello provinciale Maurizio Parma. Significativi i brani scelti: dal “discorso di Pericle agli Ateniesi” sulla democrazia e la partecipazione politica ad alcuni passaggi di Giovanni Paolo II sul lavoro, tema a cui il papa polacco (che verrà beatificato oggi a Roma) ha dedicato ben tre encicliche. E poi stralci di Mazzini e Garibaldi, per rievocare la storia delle conquiste sociali e civili nel paese, e della grande pedagogista Maria Montessori.

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