"Aboliamo la  legge "Porcellum"". Raccolta firme anche a Piacenza

Il gruppo consiliare del Nuovo Ulivo si è riunito a Piacenza per costituire un Comitato che appoggi quello nazionale per il Referendum sull’abolizione della Legge “Porcellum”. Dalla prossima settimana la lista dei banchetti per la raccolta firme.

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Nei giorni scorsi il gruppo consiliare del Nuovo Ulivo si è riunito a Piacenza per costituire un Comitato che appoggi quello nazionale per il Referendum sull’abolizione della Legge “Porcellum”.

Hanno partecipato cittadini piacentini ma anche cremonesi e lodigiani: tra questi, hanno dato la loro adesione Marco Pezzoni, ex parlamentare e Gianni Piatti, ex sottosegretario del Governo Prodi. Nel mondo dello spettacolo, tra gli altri, ha aderito per il comitato piacentino il cantante Ricky Gianco, ma sono molte le adesioni che continuano ad arrivare e che saranno presentate la settimana prossima alla stampa.

A livello nazionale, il referendum trova il sostegno di personaggi quali Corrado Augias, Umberto Veronesi, Gianni Sartori, Claudio Abbado, Umberto Eco, Margherita Hack, ecc.

OBIETTIVI: "Cancellare le liste bloccate che conferiscono ai partiti e non agli elettori «il diritto» di scegliere i candidati; eliminare il premio di maggioranza che attribuisce illegalmente tutto il potere ad una minoranza; fissare una soglia di sbarramento unica al 4%; vietare l’indicazione del candidato premier sulla scheda elettorale perchè questa scelta deve essere rigorosamente attribuita, come prevede la Costituzione, al presidente della Repubblica".

“Stiamo aspettando che dal Comitato nazionale ci arrivino i moduli ufficiali della raccolta firme che ci hanno già spedito – spiega il consigliere Quaratino – Le firme devono essere raccolte entro e non oltre il 30 settembre, per cui dalla prossima settimana sarà pronta la lista dei banchetti che cercheremo di fare, con l’aiuto di tutti coloro che vorranno partecipare, nel territorio provinciale. La macchina referendaria è stata ben rodata in questi mesi con l’ultimo referendum. E i cittadini hanno dimostrato di non voler più restare a guardare, accettando decisioni calate dall’alto, e di partecipare attivamente in battaglie che, prima di tutto, hanno un alto valore civico”.

“Abolire il porcellum – sottolinea Gianluigi Boiardi – non significa tornare al vecchio sistema proporzionale, certo non auspicabile. Il significato di questo referendum va ben oltre: è necessario garantire ai cittadini di riappropriarsi del diritto di scegliere liberamente i propri candidati. Diritto che con l’attuale legge è assolutamente negato. Spetterà poi al Governo e ai partiti, sentito il parere degli elettori, promulgare una nuova legge elettorale che rispetti prima di tutto i cittadini, che loro rappresentano”.

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