Un nuovo laboratorio per la preparazione dei farmaci antitumorali FOTO e VIDEO foto

Il nascente polo oncologico dell’ospedale di Piacenza si ampia ulteriormente. E’ stato infatti inaugurata questa mattina l’unità farmaci antiblastici (Ufa), un nuovo laboratorio per la preparazione dei farmaci antitumorali. Numerose le autorità presenti al taglio del nastro, tra cui il sindaco Roberto Reggi, l’assessore provinciale Pier Paolo Gallini, il direttore dell’Ausl di Piacenza Andrea Bianchi, il maggiore dei carabinieri Helios Scarpa e il commissario della polizia municipale Massimiliano Campomagnani.

 

Il nuovo laboratorio è all’avanguardia dal punto di vista sanitario e tecnologico. E’ stata infatti creata un’apposita area protetta che garantisce la sterilità dei farmaci durante la preparazione e la sicurezza dei medici e degli infermieri che vi lavorano. Proprio per assolvere l’arduo compito di combattere i tumori infatti i farmaci antiblastici sono di difficile preparazione e contengono sostanze pericolose se non usate correttamente.

 

Da settembre, come ha spiegato il direttore della farmacia clinica Enrico Damonti, “si riusciuranno a produrre circa 100 schemi terapeutici al giorno, rifornendo non solo l’ospedale di Piacenza ma anche le unità di Fiorenzuola e Castel San Giovanni”. Nel laboratorio saranno presenti oltre alla responsabile Alessandra Riva anche due farmacisti e 5 infermieri specializzati.

 

“L’ospedale di Piacenza ha da oggi maggiore qualità – ha commentato Luigi Bianchi – Tutte queste iniziative si inseriscono nel più ampio progetto della creazione del polo oncologico”. Un polo che si amplierà ulteriormente in futuro visto che da settembre partiranno anche i lavori per la ristrutturazione dell’ex centro di igiene e profilassi in via Campagna, nel quale troveranno collocazione il day hospital e gli ambulatori di oncologia.

 

Soddisfatto anche il sindaco Reggi: “Due mesi fa abbiamo inaugurato l’hospice, prima c’era stata la presentazione di questo nuovo reparto e oggi siamo qua per conoscere il laboratorio per la preparazione dei farmaci: tutte queste iniziative dimostrano l’attenzione per questo tipo di malati da parte della nostra azienda sanitaria. É un lavoro continuo e costante e livello territoriale ed ospedaliero”.

 

“Come vediamo anche oggi il nostro ospedale ha già un livello scientifico e tecnologico in grado di ospitare il secondo polo della facoltà di medicina di Parma – ha infine sottolineato Gallini – Ora non resta che cogliere questa occasione storica per tutto il territorio”.

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