Emergenza caldo, boom di ozono nell’aria. La dieta da seguire

L’assessorato all’Ambiente comunica che martedì 23 agosto la stazione per la rilevazione della qualità dell’aria di Montecucco ha registrato un superamento della soglia di informazione per l’ozono, fissata dalla normativa a 180 mg/m3, raggiungendo, per la media oraria dalle 16 alle 17, la concentrazione  massima di 184 mg/m3.

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L’assessorato all’Ambiente comunica che martedì 23 agosto la stazione per la rilevazione della qualità dell’aria di Montecucco ha registrato un superamento della soglia di informazione per l’ozono, fissata dalla normativa a 180 mg/m3, raggiungendo, per la media oraria dalle 16 alle 17, la concentrazione  massima di 184 mg/m3.  Per la concentrazione media sulle 8 ore il massimo valore raggiunto è pari a 169 mg/m3.

Gli effetti a breve termine dell’esposizione ad elevate concentrazioni di ozono sono valutabili in irritabilità del sistema respiratorio, riduzione della funzione polmonare, aggravamento dell’asma e di altre malattie respiratorie, infiammazione  delle vie respiratorie.

I gruppi di persone particolarmente sensibili all’ozono sono i bambini, soggetti a più alto rischio, le persone con malattie respiratorie (asma, broncopneumopatie croniche), gli adulti che per motivi di lavoro o sport fanno attività fisica all’aperto, persone con particolare suscettibilità all’ozono.

Per concentrazioni di ozono comprese tra 121 e 180 mg/m3 per tutti, ed in particolare per i soggetti a rischio, è opportuno ridurre il più possibile l’esposizione all’ozono, ad esempio ventilando gli ambienti domestici e cercando di svolgere i lavori pesanti o le attività sportive nelle ore più fresche (mattino e sera).

Le raccomandazioni e i consigli
Per concentrazioni di ozono comprese tra 181 e 240 mg/m3  si raccomanda nelle ore più calde e di massima insolazione (usualmente dalle 12 alle 17), a tutti i cittadini di evitare di  svolgere attività fisica intensa e ai soggetti a rischio di evitare di svolgere attività fisica, anche moderata, all’aperto.

E’ sempre comunque opportuno adottare un’alimentazione adeguata, integrando la dieta con cibi che contengono sostanze antiossidanti poiché l’ozono riduce la concentrazione di sostanze antiossidanti, quali ad esempio:
acido ascorbico (vitamina C): agrumi, ribes, fragole, kiwi, pomodori, peperoni, patate;
vitamina E o tocoferolo: (costituisce la prima linea di difesa per salvaguardare le membrane): germogli di grano e/o di soia, lecitina di soia, olio di fegato di merluzzo, olio di semi di girasole, di soia di mais crudi;
selenio: (seconda linea di difesa contro la formazione dei perossidi e l´irrancidimento dei lipidi di membrana; favorisce inoltre l´assorbimento intestinale di vitamina E): pesce, legumi, carne, aglio.
fibre: cereali e prodotti da forno integrali, crusca, frutta e verdura fresche.

Come si forma l’ozono

L’inquinamento da ozono è un fenomeno tipico del periodo estivo, essendo influenzato dalle condizioni meteorologiche e climatiche che si verificano, particolarmente in tutto il bacino padano, in questo periodo. L’ozono è infatti il risultato dell’irradiazione solare di alcuni inquinanti primari come gli ossidi di azoto e gli idrocarburi, prodotti in larga misura dal traffico veicolari e che quindi tendono ad avere concentrazioni più elevate nelle zone molto trafficate. Nel tempo necessario alla radiazione solare per trasformare i precursori in ozono, anche le deboli brezze estive sono in grado di diffonderlo in modo pressoché uniforme sul territorio.  

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