“Mi chiamo Roberta”, spettacolo ai Filodrammatici

Mercoledì 12 ottobre al Teatro Comunale Filodrammatici di Piacenza la compagnia Teatro i metterà in scena lo spettacolo “Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese” anziché “Hilda”, che non potrà essere rappresentato per indisposizione di un’attrice. 

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mercoledì 12 ottobre 2011 – Teatro Comunale Filodrammatici – ore 21
“MI CHIAMO ROBERTA, HO 40 ANNI, GUADAGNO 250 EURO AL MESE”
dal libro di Aldo Nove – drammaturgia Federica Fracassi, Renzo Martinelli, Aldo Nove
con Federica Fracassi – musica dal vivo Guido Baldoni
progetto e regia Renzo Martinelli
  
Mercoledì 12 ottobre al Teatro Comunale Filodrammatici di Piacenza la compagnia Teatro i metterà in scena lo spettacolo “Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese” anziché “Hilda”, che non potrà essere rappresentato per indisposizione di un’attrice. Appuntamento alle ore 21 per il 1° Festival di Teatro Contemporaneo “L’altra scena” organizzato da Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione, con Fondazione Teatri di Piacenza e Comune di Piacenza – Assessorato alla Cultura e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, Cariparma, Iren Emilia
“Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese” è un testo d’inchiesta di Aldo Nove, edito nel 2006, il primo di quella che è diventata una lunga serie che indaga il “caso precariato”. Protagonista Federica Fracassi, diretta da Renzo Martinelli, autori della drammaturgia con Aldo Nove. La musica dal vivo è di Guido Baldoni, aiuto regia Francesca Garolla, scene di Renzo Martinelli. 
Aldo Nove mischia nel suo lavoro l’indagine giornalistica, realizzata attraverso interviste in giro per l’Italia, con introduzioni saggistiche e narrative che approfondiscono alcuni temi evocati e  prende di petto con prepotenza un nodo centrale del presente. L’autore usa la scrittura per mettere a nudo la realtà, affiancando ogni volta alle «cose viste» il suo racconto-commento sommesso e radicale sul sogno perduto di una generazione di adulti costretti a forza a rimanere bambini. 
La regia sceglie come nodo centrale d’indagine il fatto che il precariato sia tutt’uno con le nostre esistenze e che si allarghi a macchia d’olio in territori considerati fino a poco fa zone franche, attraversando età e paesi e costringendo un’intera generazione all’impossibilità di progettare, di comprare una casa, di pensare a un figlio, a una famiglia. L’universalità delle storie dunque è il centro di questa ricerca letteraria e musicale che ha come protagonisti l’attrice, il musicista, il pubblico, persone vere che attraverseranno questo evento. Federica Fracassi entrerà nei materiali narrandoli come osservatrice, giornalista, investigatrice. Scaverà fra i fogli e le testimonianze assumendo di volta in volta varie identità. Insieme al musicista guiderà gli spettatori in un viaggio che li riguarda, attraverso le tante storie tragiche e a volte paradossalmente comiche raccolte in giro per l’Italia da Aldo Nove. Le nostre storie.
 
INFO 
I biglietti costano 10 euro (intero) e 5 euro (ridotto studenti).
La prevendita è in corso alla biglietteria di Teatro Gioco Vita in via San Siro 9 dal martedì al venerdì ore 10-13 e ore 15-18 e il sabato ore 10.13 (tel. 0523.315578, biglietteria@teatrogiocovita.it). 
Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona al Teatro Comunale Filodrammatici in via Santa Franca 33 dalle ore 19 (tel. 0523.315578).
 
Per informazioni: Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione, Biglietteria 0523.315578 – Uffici 0523.332613, info@teatrogiocovita.it.

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