Morpho basket, la forza del collettivo IL PUNTO

Squadra esperta, tre playoff consecutivi, due punti in più di Piacenza, prima in campionato per percentuale al tiro

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Reidsville è una tranquilla cittadina del Nord Carolina, con lo stesso numero di abitanti di Fiorenzuola, per capirci. Tagliata in due dalla Southern Railroad, è immersa nel verde, come il tabacco attorno al quale per decenni ha ruotato la sua economia. Da lì, dalla provincia americana, arriva l’Uomo Invisibile della Morpho, l’uomo che non vedi perché non fa nulla per apparire, ma che azione dopo azione ti fa arrivare all’obiettivo.
Clint Cotis Harrison, ala in un corpo da guardia, master in scienze diplomatiche, 35 anni, forse verso il crepuscolo di una carriera vissuta tra Germania, Francia e Italia, anche a Ostuni ha lasciato il segno, probabilmente in punta di piedi, senza che nessuno se ne accorgesse… 18 punti, 5/7 da due, 1/2 da tre, 6 rimbalzi, 2 palle recuperate e 3 assist. Numeri che testimoniano la sua presenza in ogni parte del campo, numeri che hanno permesso a Piacenza di sbancare Ostuni, nella prima vittoria in trasferta del campionato.
Il bello della Morpho comunque è che vince col gruppo, con la difesa, il che rende le vittorie ancora più entusiasmanti e fa sì che in ogni partita ci siano protagonisti nuovi. Stavolta, oltre a CC e al cecchino Voskuil, la ribalta è toccata a German Scarone, decisivo nei momenti caldi della partita. Spero che questa prestazione lo faccia apprezzare dal pubblico piacentino, per quello che è. Non un fuoriclasse, ma un “vecchio istrione” che, con la sua esperienza, può dare respiro alle guardie titolari e che, con le sue giocate a volte al limite, continuerà a far mettere le mani nei capelli ai tifosi, trepidanti per l’esito delle stesse. Anche questo penso sia il bello del basket…
Domenica arriva la Ginova Scafati.
 
Squadra esperta, tre playoff consecutivi, due punti in più di Piacenza, prima in campionato per percentuale al tiro (53,3%), prima per numero di assist a partita (14,5) e reduce da un +30 rifilato a Jesi.
La palla la porta il play della nazionale svedese, Mats Levin. La guardia è la punta di diamante della squadra, Paul Marigney, terzo cannoniere di Lega Due (22pti a partita), che ha lasciato Oakland, sulla baia di San Francisco per sistemarsi con la famiglia nel lodigiano. Non un cliente facile per le nostre guardie. 
Ali sono il bolognese Ghiacci, reduce da un’ottima prestazione con Jesi, ed il lungo atipico Nikola Radulovic, 38 anni, croato con passaporto italiano, bronzo europeo ed argento olimpico con la nostra Nazionale. A lui ci penserà Anderson.
Centro, il miglior rimbalzista del campionato (10,7 a partita), James Thomas. Nato nello Stato di NY, è un giocatore molto fisico e grintoso, che ha fatto anche qualche comparsata nell’NBA, per la quale però non aveva i centimetri sufficienti. Ha quasi sempre giocato tra Italia e Turchia e sarà un bell’osso duro per il nostro Infante.
Dalla panchina, tra gli altri, usciranno il veronese Ousmane Gueye, ottimo realizzatore i A Dilettanti, e la guardia/play argentina Juan Marcos Casini, leader del campionato nei tiri da 3 col 78% (!).
Una bella sfida insomma domenica per la Morpho, un test molto interessante per una squadra che sta crescendo ad ogni partita come gioco e come gruppo.
MVP? Marco Passera. La classe del nostro Chris Paul tornerà a galla, subito dopo un’opaca trasferta salentina.
 
Il maestro
 

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