Non riesce la rimonta alla Morpho. Reggio Emilia passa al Palabanca (82-91)  foto

Prima sfortunata al Palabanca per la squadra di Corbani, che rimane a zero punti in classifica. Grandi prove di Amoroso e Volkuil, bene il solito Passera e Scarone, male i due americani Harrison e Anderson.

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La Trenkwalder si aggiudica il derby: espugnato il PalaBanca

Reduce dalla sconfitta subita a Jesi in occasione della prima giornata di campionato, la Morpho Piacenza non è riuscita a smuovere la propria classifica nemmeno davanti al pubblico di casa, che ha risposto presente all’appello sfiorando il tetto delle 3000 presenze. Dall’altra parte del campo, i ragazzi di Corbani hanno trovato una Trenkwalder ben organizzata e convinta sul da farsi fin dalle prime battute di gara, lo dimostra il dato che dopo 20 minuti il risultato era tutto a favore degli ospiti (32-44), in virtù di una superiorità espressa anche a livello di statistiche al tiro. Solo dopo la pausa lunga Passera e Co. hanno dato una svolta alla partita, rimontando fino al meno due e riaprendo cosi una derby che sembrava tutto di stampo reggiano. Nel finale, ciò che ha influito sul successo della squadra di coach Menetti sono state alcune strepitose giocate del duo americano Taylor-Robinson, entrambi in doppia cifra e capaci di realizzare ben 46 punti in due.  Per i padroni di casa c’è da segnalare l’ottimo apporto dato da Ryan Amoroso che, uscito dalla panchina, è risultato essere il miglior realizzatore dei suoi, a pari merito con Voskuil (18 p.).
“Reggio Emilia è stata sempre avanti ed ha vinto con merito”, sottolinea coach Corbani, “ però ho visto dai miei dei progressi, soprattutto a livello mentale. Ci sono stati dei passaggi a vuoto, non si discute, ma dobbiamo continuare a lavorare sulla strada intrapresa in palestra durante gli allenamenti. Stasera nei primi minuti non riuscivamo ad attaccare poi, passata l’emozione iniziale, siamo stati bravi ad andare a riagganciare gli avversari. La nostra forza di gruppo deve stare nel saper riparare alle giornate storte di alcuni, per essere una vera squadra è necessario imparare questa cosa il più velocemente possibile.”
 Deluso dal risultato, ma con la formula chiara in testa per riprendersi subito è Capitan Passera: “ Il nostro bicchiere va visto per forza mezzo pieno, siamo alla seconda di campionato, non possiamo fare altrimenti. Penso che la differenza la faccia la difesa, se prendiamo novanta punti ad ogni partita è difficile pensare di vincere. Io sono certo che se difendiamo come sappiamo e come dobbiamo, in futuro ci toglieremo parecchie soddisfazioni!”.

LA PARTITA:
Derby d’Emilia che si apre a favore degli ospiti, subito incisivi con Chiacig sotto canestro e le guardie a dargli man forte (0-6). I biancorossi sbloccano il risultato con lo schiaccione del neo entrato Amoroso, pescato completamente solo all’ombra del canestro. Non si risparmiano i colpi duri e i falli, Piacenza rimane in scia ma subisce lo strappo di Taylor e Co., che arrivano fino al +7 quando manca un minuto al termine. Infante però non ci sta e va a mettere punti importanti per i suoi (14-17), seguiti dai liberi di Passera che lasciano i padroni di casa sotto di 4.
 
Si rientra con Anderson volante a canestro, e con Piacenza che raggiunge la parità a quota venti: adesso si gioca punto a punto, finche non viene fischiato un fallo tecnico alla panchina biancorossa, trasformato in preziosi punti da Robinson (23-28).  Passera segna una tripla strabiliante praticamente da metà campo, ma alcuni di errori in difesa permettono ai reggiani di portarsi fino al +11. L’anima dei piacentini in questo momento porta il nome di Capitan Passera, però la sua iniziativa non è sufficiente a bloccare il gioco degli ospiti, sempre incisivi tanto individualmente che di squadra.
 
Continua sulla strada percorsa peri primi 20 minuti la Trenkwalder, trova buoni canestri e una certa continuità. Questo almeno fino al fallo tecnico fischiato a Taylor, che stoppa l’andazzo e illumina la mano di Voskuil, adesso davvero "killer" dall’arco. La difesa chiesta da Corbani fa il resto ed ecco che cosi il risultato si accorcia, Piacenza spinta da un pubblico carichissimo arriva a -8 ma ancora una volta "bastano" due triple di Taylor e Frassineti per rompere l’inerzia e il break. La differenza in campo porta la maglia del numero sette reggiano, si inventa assists e canestri, il risultato di fine parziale sorride agli ospiti: 55-67.
 
La Morpho Basket si rituffa nella sfida con lo spirito di chi vuole ribaltare il punteggio: Scarone (fino ad ora a zero punti) e Amoroso siglano un parziale di 10 a zero (65-67), poi sempre Ryan-Air Amoroso strappa di forza il rimbalzo che vale il canestro più fallo. E’ la miglior Piacenza della serata (71-73). Nel momento più delicato, Reggio si affida a Robinson che non tradisce, nonostante il limite dei quattro falli (71-79). Ci si mette anche Taylor a dare spettacolo, dall’altra parte del campo gli risponde Passera però il tempo scorre e Piacenza deve sanare 7 punti di svantaggio. La scena finale se la prende ancora lo stesso americano Robinson (24p. e 27 di valutazione): la Trenkwalder si aggiudica il derby per 82-91.

MORPHO BASKET PIACENZA – TRENKWALDER REGGIO EMILIA: 82-91 (16-20, 16-24, 23-23, 27-23)
PIACENZA: Casella n.e, Infante 11, Harrison 7, Passera 16, Perego, De Nicolao n.e, Stecconi n.e, Varrone n.e, Voskuil 18, Anderson 6, Scarone 6, Amoroso 18. All. Corbani
REGGIO EMILIA: Robinson 24, Viglianisi, Taylor 22, Valenti 6, Veccia, Frassineti 4, Pini, Filloy 17, Slanina 14, Cervi n.e, Germani n.e, Chiacig 4. All. Menetti

Ufficio Stampa MORPHO BASKET

LA CRONACA

Non basta la rimonta finale alla Morpho basket Piacenza per evitare la sconfitta nel derby con la Trenkwalder Reggio Emilia, 82-91 il risultato finale. I cugini reggiani, trascinati da Robinson e Taylor, conducono la partita dall’inizio, vanno all’intervallo lungo con un vantaggio di 12 e si portano a d unmassimo di +16. Piacenza prova ad accorciare una prima volta nel terzo quarto, complice il quarto fallo di Robinson, e dopo l’ennesimo allungo di Reggio si riporta sotto all’inizio dell’ultima frazione, con un break di dieci punti firmato Scarone e Amoroso che riporta i biancorossi a meno due. sembra essere diventata una serata trionfale per Piacenza, ma Reggio riesce a riprendersi in mano partita e vince di nove punti il primo derby in serie A2. Prima sfortunata al Palabanca quindi per la squadra di Corbani, che rimane a zero punti in classifica. Grandi prove di Amoroso e Volkuil, bene il solito Passera e Scarone, male i due americani Harrison e Anderson.

ULTIMO QUARTO – Tre minuti e trentadue secondi al termine, time out per coach Corbani. La Morpho si era portata fino a meno 2, poi Reggio ha allungato ancora

Bastano due minuti di grande Morpho per colmare il gap nel derby con Reggio Emilia: da meno 12 a meno 2 grazie ad Amoroso e Scarone, entrato a dare la svolta

FINE TERZO QUARTO – Si chiude anche il terzo quarto, Reggio Emilia tiene a distanza Piacenza anche grazie alla pulizia nel tiro da 3. Morpho tenuta a galla dall’inaspettata carica di Amoroso e Voskuil, mentre deludono i due americani Anderson e Harrison. Massimo svantaggio per i biancorossi -16, poi la rimonta anche grazie all’uscita dal parquet dopo il quarto fallo di Robinson: -8. Poi Reggio allunga ancora. Voskuil 12 punti, Passera 11, Infante 10, Amoroso 9.

FINE SECONDO QUARTO – Si va all’intervallo lungo con Reggio Emilia che allunga decisamente sulla Morpho Piacenza, in difficoltà. Robinson in cattedra per la Trenkwalder. Per rimontare è necessario un maggiore coinvolgimento di Anderson, apparso fuori dal gioco. Passera, 9 punti, è il migliore marcatore biancorosso, davanti a Infante (8, tutti nel primo quarto)

FINE PRIMO QUARTO – Si chiude il primo quarto con la Morpho Piacenza sotto di quattro punti, 16-20. Due liberi di Passera riportano sotto i biancorossi. Otto punti per Infante, meno incisivi gli americani. Inizio emozionato per l’ucp, sbloccata dall’energia di Amoroso. Il quarto prosegue in equilibrio anche se sembra avere in mano il ritmo della partita.

PRIMO QUARTO, MINUTO 5  – Morpho sotto di tre a metà primo quarto: 6-9. La squadra di Corbani era andata sotto 0-6 e sono stati necessari più di tre minuti per vedere i primi punti casalinghi in A2. Decisivo l’ingresso di Amoroso, che riporta sotto la Morpho

Squadre in campo al Palabanca, Morpho nel quintetto titolare: Passera, Anderson, Voskuil, Infante e Harrison. La Trenkwalder Reggio Emilia schiera Robinson, Filloy, Slanina, Taylor e il grande Chiacig, argento olimipico con la maglia azzurra nel 2004. Prima dell’inizio della partita l’inno nazionale.
 

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