Toro assassino, Rompeggio sotto choc. "Mai accaduto a memoria d’uomo"  foto

E’ una piccola comunità di montagna sotto choc quella di Rompeggio, frazione di Ferriere in alta Valure (Piacenza). Nel paese a regnare è l’incredulità per quanto accaduto nel pomeriggio di una limpida giornata di ottobre 

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E’ una piccola comunità di montagna sotto choc quella di Rompeggio, frazione di Ferriere in alta Valure (Piacenza). Nel paese a regnare è l’incredulità per quanto accaduto nel pomeriggio di una limpida giornata di ottobre: sui pascoli ai piedi del Pian della Padella si è consumata la tragedia del toro che ha massacrato e ucciso due persone. Delle due vittime, Sergio Bisi e Filippo Preli, il primo era particolarmente conosciuto nella zona, mentre il secondo era tornato a vivere tra i suoi monti dopo una lunga permanenza a Bologna.

I due amici erano partiti intorno alle 15 di ieri (leggi qui la notizia) diretti in quota per recuperare le mucche al pascolo di proprietà del Bisi. Ma mentre radunavano il bestiame, si sono imbattuti nel toro che da quest’estate stazionava regolarmente nel branco. Poi è accaduto l’impensabile, senza che alcun testimone assistesse all’attacco della bestia infuriata contro le due persone.

E’ stato Preli a chiamare col suo telefonino il figlio di Bisi, Massimo, il quale è partito per raggiungere il pascolo. Ma quando verso le 18 ha raggiunto la zona, si è trovato di fronte al tragico scempio compiuto dal toro. Poco dopo sono sopraggiunte altre persone, tra cui il proprietario della bestia, Gianluigi Ferrari e Sergio Ferrari, il cui fucile ha deciso la sorte del toro assassino. "Nel tentativo di trasportarla nella stalla – racconta Sergio Ferrari – la bestia si è di nuovo agitata, per questo quando si è avvicinata al centro abitato si è scelto di abbatterla".

La furia dell’animale aveva ferito altre due persone, il proprietario e il figlio della vittima, Massimo Bisi, poi medicato al Pronto Soccorso a Piacenza. "Siamo tutti profondamente scossi – spiega Sergio Ferrari – qui a Rompeggio, per quanto accaduto. E’ un fatto inspiegabile, a memoria d’uomo non si ricorda nulla di simile, nessun episodio di un toro che si rivolta in questo modo contro l’uomo. Qui in paese si sente già la mancanza di Sergio Bisi, lui era molto attivo nella nostra piccola comunità, era in pensione ma si occupava di bestiame e dell’attività agricola della moglie. Ora non sarà più come prima, è arrivata la morte nel paese".

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