I benzinai dell’Unione Commercanti revocano lo sciopero

La sigla sindacale Figisc-Confcommercio ha deciso di sospendere lo sciopero dopo "il raggiungimento dell’accordo con il governo, che ha risposto in modo completo alle richieste, individuando lo strumento, che è la legge di stabilità, per rendere strutturale il bonus fiscale".

Bonus strutturale a partire dal 2012 e conferma integrale della deduzione per l’anno 2011, la gratuità delle transazioni a mezzo moneta elettronica fino a 100 euro, il tutto da inserire nel maxiemendamento alla legge di stabilità in esame in questi giorni al Parlamento: sono gli impegni assunti questa mattina nel corso dell’incontro con le Associazioni di categoria e contenuti in un Protocollo d’Intesa, dal Ministro per lo sviluppo economico, Paolo Romani, nei confronti dei Gestori degli impianti di distribuzione carburanti che avevano proclamato lo sciopero da questa sera alla mattina di venerdì 11.

“A fronte dell’impegno alla conferma del bonus ed alla sua strutturalità in un provvedimento normativo che è già attualmente in discussione e non in un provvedimento futuribile, il Ministro ha chiesto la sospensione della serrata” ha dichiarato Luca SQUERI, Presidente Nazionale di FIGISC Confcommercio “FIGISC ed ANISA hanno deciso di sospendere per il momento lo sciopero, in attesa dell’inserimento da parte del Governo delle misure nel maxiemendamento.”
“Si tratta di un importantissimo passo in avanti” ha aggiunto Stefano CANTARELLI, Presidente nazionale di ANISA Confcommercio “per quanto riguarda in particolare la strutturalità del bonus e la gratuità delle commissioni sulla moneta elettronica. L’offerta del Governo andava in questa fase recepita, salva la verifica nei prossimi giorni sia sulla tenuta dell’esecutivo che sul mantenimento degli impegni”.

SCIOPERO BENZINAI:  CONFERMATA LA CHIUSURA DALLA SERA DELL’8 ALLA MATTINA DELL’11 NOVEMBRE – TRATTATIVA APERTA CON IL MINISTERO MARTEDI’ GIORNATA DECISIVA

 
FiGISC e ANISA aderenti all’Unione Commercianti – Confcommercio Imprese per l’Italia di Piacenza annunciano che rimane confermata a livello nazionale e territoriale la manifestazione di chiusura degli impianti di di distribuzione dei carburanti sulla viabilità ordinaria e su quella autostradale dalla sera dell’8 alla mattina dell’11 novembre p.v.
“Al Ministero abbiamo espresso l’irrinunciabilità al provvedimento che, in caso di mancato rinnovo, costringerebbe alla chiusura migliaia di piccole gestioni, mettendo sul lastrico le imprese, le loro famiglie ed i loro dipendenti” dichiara, riprendendo le  parole del Presidente Nazionale, Pierluigi Longeri Presidente FIGISC – Unione Commercianti Piacenza, che aggiunge: “Il Ministero ha annunciato la sua disponibilità a comprendere le nostre ragioni ed a predisporre ipotesi di soluzione, che saranno oggetto di valutazione definitiva tra le parti nella giornata di martedì 8 novembre.”
In attesa di impegni concreti da parte del Governo – sottolineano FIGISC ed ANISA – resta fermo il programma dello sciopero proclamato sulla rete ordinaria dalle ore 19,30 di martedì 8 novembre fino alle ore 7,00 di venerdì 11 novembre e sulla rete autostradale dalle ore 22,00 di martedì 8 alle ore 6,00 di venerdì 11 novembre e lo stato di agitazione della Categoria.
“Lo sciopero – continua il Presidente Longeri – è diretto a mantenere un provvedimento fiscale previsto dai Governi precedenti e che il Governo attuale vorrebbe avesse termine al 31.12.2011; provvedimento attribuito per controbilanciare le incombenze gravanti sulle nostre imprese. 
Ogni giorno, infatti, noi gestori svolgiamo il ruolo di esattori per l’Erario delle sempre più crescenti imposte che gravano sui carburanti (il 55% del prezzo al pubblico) assumendocene tutti gli oneri di carattere economico ed i rischi connessi alla nostra incolumità personale ma soprattutto subiamo la continua “ristrutturazione delle reti distributive” che costantemente penalizza sempre più il nostro lavoro.
Mentre altre Associazioni, FEGICA e FAIB Confesercenti, hanno preferito, almeno a livello nazionale, non aderire a tale sciopero, preferendo portare aventi l’iniziativa “Libera la benzina”, che si riferisce alla possibilità per i gestori di acquistare liberamente il carburante dal grossista che praticherebbe loro il prezzo migliore, noi riteniamo che questa soluzione  non sia del tutto risolutiva del problema per la Categoria in quanto ad oggi sono davvero pochi i gestori delle cosiddette “pompe bianche”, ossia distributori senza marchio, di conduzione autonoma, e per le quali tale iniziativa avrebbe ragion d’essere. La maggior parte dei gestori di carburante in
Italia, infatti, sono “pompe colorate”, nelle quali il gestore è in comodato d’uso gratuito fino a scadenza del contratto. In questo caso – prosegue il Presidente – sarebbe davvero molto difficile applicare il disegno di legge “Libera la benzina”, in quanto non compatibile con i contratti che prevedono “la valorizzazione degli investimenti e dell’uso del marchio”.
Invito per tanto tutti i nostri Associati e coloro che condividono con noi questa protesta ad aderire allo stato di agitazione e all’eventuale sciopero che verrà proclamato a partire da martedì sera. Ci scusiamo sin da ora – conclude il Presidente – con i nostri clienti  per  il disagio che questa agitazione comporterà per loro, ma siamo costretti a scioperare non per difendere rendite o privilegi ma per difendere il nostro lavoro ed il nostro futuro”
 

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